30/07/10 Stuperfacenti, una minaccia all’umanità

Дата публикации: Feb 09, 2012 1:31:20 PM

STUPERFACENTI, UNA MINACCIA ALL’UMANITÀ

La Repubblica dell’Uzbekistan dà una importanza estrema all’adempimento dei propri impegni nei confronti della comunità internazionale sulla contrapposizione alla circolazione illegittima di stupefacenti. A febbraio 1995 l’Uzbekistan aderì alle Convenzioni dell’ONU sulla lotta contro la circolazione illegittima di narcotici e delle sostanze psicotrope. Nell’anno 2000 si promulgò la legge della Repubblica dell’Uzbekistan “Su narcotici e sostanze psicotrope”.

L’indagine condotta dalle forze dell’ordine del paese e dalle commissioni regionali sul controllo di stupefacenti attesta che il fattore principale di influenza negativa sulla situazione con i stupefacenti nell’Uzbekistan rimane il flusso dell’eroina e dell’oppio afgani sul così detto “Percorso del Nord”.

I narcotici di provenienza afgana penetrano nell’Uzbekistan principalmente attraverso Tagikistan, Kirghizistan e direttamente dall’Afganistan attraverso il fiume Amudar’ya, a Sud, nella regione di Surkhandar’ya, a Sud Est, nelle regioni di Samarcanda e di Syrdar’ya e a Nord Est e nelle regioni della valle di Fergana e di Tashkent. Le forze dell’ordine dell’Uzbekistan agiscono per la identificazione e per la repressione dell’attività illegale di gruppi transnazionali, il blocco dei canali di contrabbando, la liquidazione del seminato di piante usate per la produzione di droghe, e la prevenzione della diffusione di narcomania. Solo nell’anno scorso sono stati ritirati dalla circolazione illegittima 3488 chilogrammi (nel 2008 – 3550 chili) di stupefacenti, di cui 755 chili di eroina, 626 chili di oppio, 1373 chili di marijuana e altri narcotici. Sono in corso lavori su larga scala in questa direzione anche quest’anno. Alla vigilia del Giorno internazionale della lotta contro la narcomania e contro la circolazione illecita di stupefacenti a Tashkent, presso uno stabilimento nella rione di Sergelij, su incarico del governo del paese il Servizio della sicurezza nazionale dell’Uzbekistan, congiuntamente alle altre forze dell’ordine, in presenza dei rappresentanti della Rappresentanza regionale della Direzione dell’ONU su stupefacenti e criminalità nell’Asia Centrale, sono stati eliminati 1731 chili di narcotici, di cui 749 chili di eroina, 604 chili di opio, 329 chili di marijuana, 42,3 chili di hashish, nonchè una gran quantità di paglia di papavero, di canapa e di farmaci psicotropi in forma di pastiglie e di soluzioni.

Gli addetti del Servizio della sicurezza nazionale dell’Uzbekistan e la guardia di frontiera hanno arrestato un corriere della droga afgano con una partita di oppio grezzo mentre tentava di attraversare il fiume Amudar’ya e di penetrare illegalmente sul territorio del paese. Nel corso del controllo del trasgressore di confine statale è stato ritrovato un sacco sintetico con 3,5 chili di oppio grezzo. É stato rivelato che Il cittadino dell’Afganistan, che è stato arrestato, era residente nella città di Mazari Sharif ed aveva dato il suo assenso a consegnare stupefacenti in Uzbekistan dietro un compenso.

Nel corso dei provvedimenti di prevenzione nella provincia di Sariajsk, nella regione di Surkhandar’ya, confinante con l’Afganistan, è stato arrestato un cittadino che aveva conservato 42 chili di oppio grezzo in un nascondiglio in casa.

Lo scorso anno, per crimini di droga, nell’Uzbekistan sono stati arrestati 127 cittadini stranieri, di cui 39 cittadini di Tagikistan, 26 di Afganistan, 21 di Kirghizistan, 15 di Kazakistan, 12 di Russia, 6 di Turkmenistan, 3 di Iran e un cittadino dall’Armenia, dall’Azerbaigian, dall’Ucraina e dalla Turchia.

Inoltre bisogna segnalare che a Tashkent è stato dato inizio a una nuova fase del Programma sulla prevenzione della diffusione di stupefacenti nell’Asia Centrale “KADAP”, finanziato dall’Unione Europea.

Il programma è composto da tre componenti: l’aumento del livello di conoscenza sulla situazione con droga nel paese, il sostegno all’introduzione di sistemi di cura della tossicodipendenza e della prevenzione dell’uso di droga e la conoscenza delle possibilità di cura e l’ampliamento dell’accesso a cure.

Lo scopo principale del “KADAP” è l’accelerazione della prassi proficua dell’UE e delle altre strutture internazionali nella lotta contro gli stupefacenti in cinque paesi dell’Asia Centrale.

La quinta fase del “KADAP” è prevista per il periodo dal 2010 al 2013. Sarà orientata alla risoluzione dei problemi della sanità pubblica, alla riduzione dell’uso di droga e del danno inerente alla narcomania (per esempio l’AIDS), e al finanziamento dei sistemi nazionali della sanità pubblica.