La città natale di Tamerlano ospiterà il festival internazionale di “Opera Centroasiatica” - Maqam

Дата публикации: Jul 13, 2018 5:20:14 PM

Il festival internazionale di maqam si terrà nel sud dell’Uzbekistan nell’antica città di Shakhrisabz, situata a 80 km dalla “Perla d’Oriente” Samarcanda. Secondo il Ministero della Cultura, il nuovo festival internazionale sarà chiamato a diffondere la più antica e unica varietà di musica vocale e strumentale apparsa nel territorio della moderna Asia Centrale nell’epoca preislamica.

Nella musica uzbeka e tagika maqam rappresenta un grande ciclo vocale-strumentale o una specie di suite di 20-45 parti strumentali e vocali. Di solito si esegue una composizione di sei maqam, che formano uno shashmaqam con la durata paragonabile all’opera europea. L’insegnamento di shashmaqam come, comunque, di tutti gli altri generi musicali locali fino agli anni ‘30 del secolo scorso era orale, senza note, un metodo di ripetizione con l’insegnante. L’ensemble classico di shashmaqam è tradizionalmente composto di due Tanburi, un Dutar, un Gujak e una Doira, inclusi 2-3 interpreti vocali.

L’opera dell’Asia Centrale è stata sempre eseguita da musulmani ed ebrei. Secondo gli esperti, fino all’inizio del XX secolo i suoi principali portatori erano ebrei bukhariani, grazie ai quali dagli anni ‘70 del secolo scorso con l'inizio dei flussi di emigrazione, shashmaqam è diventato popolare negli Stati Uniti, in Israele e in altri paesi. Nel 2003 shashmaqam è stato nominato il Patrimonio culturale immateriale. Un grande ruolo nel salvaguardare questo patrimonio culturale appartiene ai musicologi sovietici. La prima notazione musicale di shashmaqam in Uzbekistan è stata scritta nel 1923 dal famoso insegnante di musica Viktor Uspensky. Non è un caso che ad oggi solo il Conservatorio di Tashkent offre un’istruzione classica e la specializzazione in shashmaqam .

La città di Shakhrisabz non a caso è stata scelta come sede per il nuovo festival internazionale. Se shashmaqam è una delle tradizioni culturali che uniscono l’Asia Centrale, allora questa città verde (traduzione del nome), fin dall'antichità rappresentava un importante punto sulla Grande Via della Seta che collegava l’Oriente e l’Occidente. Qui soggiornò il viaggiatore italiano Marco Polo, passarono le truppe dei re persiani Dario, Ciro, di Alessandro Magno. L’antica Shakhrisabz nel Medioevo era conosciuta come Kesh, dopo aver avuto il nome Nautaca. Nei manoscritti storici la città portava magnifici nomi “Dilkesh” (“La gioia per il cuore”), “Kubbat al - ilm va al-adab” (“Duomo di scienza e istruzione”). Nel suo periodo d’oro (epoca di Tamerlano), Shakhrisabz ha riunito molti artigiani che costruirono palazzi, moschee e mausolei. I monumenti architettonici della città sono stati iscritti come Patrimonio UNESCO dell’umanità.