28/01/11 Sui risultati dello sviluppo socio-economico dell’Uzbekistan nel 2010

Дата публикации: Feb 09, 2012 1:35:54 PM

SUI RISULTATI DELLO SVILUPPO SOCIO-ECONOMICO

DELL’UZBEKISTAN NEL 2010

Il “modello uzbeko” elaborato e realizzato dalla leadership del paese ha rivelato la sua alta efficacia, in particolare in un periodo in cui l’economia dei molti paesi non ha ancora superato le conseguenze della crisi globale. Ne è una conferma il fatto che nella relazione del Presidente, Islam Karimov, alla riunione del Consiglio dei ministri, dedicata ai risultati di sviluppo socio-economico del paese nel 2010 e alle priorità chiave per l’anno 2011.

L’Uzbekistan ha fatto un ulteriore passo in avanti per il rafforzamento dell’economia e l’accrescimento del potenziale industriale, in base alle quali vengono risolte anche questioni sociali di grande importanza e in primo luogo viene aumentato il benessere della gente.

Il tasso di crescita del prodotto interno lordo è stato nell’anno scorso dell’8,5% ed è uno dei più alti nel mondo, invece nel corso dell’ultimo decennio il PIL è cresciuto di quasi due volte.

Oltre agli indici quantitativi non sono di minore rilievo anche quelli qualitativi, qui è di particolare importanza il cambio della struttura del PIL dell’Uzbekistan, segnalato nella relazione del capo di stato. Così la parte dell’industria nel prodotto interno lordo è aumentato nel periodo dal 2000 di quasi 10% ed ha raggiunto il 24%.

La parte dei trasporti e delle comunicazioni è cresciuta fino al 12,4%, invece la quota dei servizi fino al 49%. Allo stesso tempo nell’ultimo decennio l’incidenza dell’agricoltura nel PIL è stata dimezzata, ma comunque rispetto all’anno 2000 la crescita della produzione agricola è aumentata di 1,8 volte.

In altre parole, il paese cammina con un passo sicuro sulla via dello sviluppo industriale, assicurando così un tasso di crescita economica alto. Allo stesso tempo si sta svillupando anche la produzione agricola, il cui livello consente, in particolare, di mantenere la sicurezza alimentare del paese, saturare il mercato interno con vari prodotti agricoli, assicurare materie prime alle aziende dei diversi settori di lavorazione che producono derrate, prodotti tessili e in cuoio, destinati all’esportazione, come segnala la pubblicazione “Parola del popolo”.

Bisogna evidenziare il fatto che lo sviluppo industriale nell’Uzbekistan ha una serie di distinzioni rispetto a come esso viene effettuato in molti altri paesi.

Ad esempio la rotta verso la modernizzazione elaborata dalla leadership del paese e l’ammodernamento tecnico e tecnologico della produzione prevede l’utilizzo massimo delle risorse interne e del potenziale esistente per la produzione di nuovi tipi di prodotti ad alto valore aggiunto, che sostituiranno le importazioni e saranno orientati verso l’esportazione.

Alla riunione del governo è stato segnalato in particolare il fatto che nel 2010 la parte dei prodotti finiti ad alto valore aggiunto nella produzione industriale ha costituito più del 50%, invece le aziende industriali del paese hanno lanciato più di 160 nuvi tipi dei merci, tra cui l’autovettura “Spark”, le automobili di grande portata “MAN”, lampade a risparmio energetico, frigoriferi “LG”, fertilizzanti di potassio e altri. Il volume di produzione localizzata è cresciuto di 1,4 volte, invece il costo dei prodotti che hanno sostituito l’importazione ha costituito 3,4 milliardi di dollari.

Un passo importante per raggiungere l’obiettivo tracciato è stato l’ampliamento e il rafforzamento delle relazioni di cooperazione all’interno dei settori e tra di loro. La fiera di industria internazionale e la borsa di cooperazione che vengono realizzate nel paese, permettono alle aziende nazionali di conoscere nuovi prodotti realizzati nel paese, tecnologie avanzate e progetti innovativi, trovare partners d’affari, accordarsi sulla vendita dei propri prodotti, oppure sull’acquisto da loro di materie prime, attrezzature, componenti e altri elementi necessari per la propria produzione. Le dimensioni di questo importante forum crescono ogni anno. Per esempio, nel corso dell’evento dell’anno scorso più di 700 società straniere hanno partecipato al forum in cui sono stati conclusi contratti di esportazione per l’importo complessivo di 2,7 milliardi di dollari superando così di 1,2 volte il livello del 2009.

Tra le caratteristiche distintive della politica economica del nostro Stato può essere sottolineato il meccanismo, elaborato dal governo dell’Uzbekistan nell’ambito del programma-anticrisi, di rinascita della produzione nelle aziende in bancarotta, trasferite per il debito al bilancio delle banche. Nel momento in cui in molti altri paesi le banche erano impegnati in gran parte a risolvere i loro problemi ed a preoccuparsi della loro salvezza, nel nostro paese le banche commerciali con il sostegno dello Stato hanno investito nell'ammodernamento, la ristrutturazione tecnica e tecnologica delle imprese in bancarotta per creare sulla base delle loro proprietà le nuove aziende, ripristinare le vecchie e creare i nuovi posti di lavoro, facendoli in tale modo diventare attraenti per i nuovi investitori. In un periodo di tempo relativamente breve questo meccanismo si è dimostrato efficace. 156 miliardi di soum investiti dalle banche nazionali nell’ammodernamento e il reatrezzamento di 147 imprese fallite e passate ai loro bilanci, hanno permesso di ripristinare le attività di 140 aziende, la maggior parte delle quali sono già passate ai nuovi investitori. Il volume di produzione nelle aziende ripristinate nelle quali sono stati creati più di 21 mila posti di lavoro è ammontato a 460 miliardi soums, la somma per l’esportazione delle merci ha superato il valore di oltre 165 milioni di dollari.

Il fatto dell’importanza che il governo dell’Uzbekistan attribuisce allo sviluppo della produzione viene dimostrato anche dal fatto che nell’anno 2010 il paese ha garantito gli investimenti per un importo pari a 9,7 miliardi US dollari, ovvero circa il 25 percento del PIL. In questo caso, circa il 72 per cento degli investimenti sono stati destinati alla costruzione industriale, circa il 38 per cento - all'acquisto delle attrezzature moderne e le tecnologie avanzate.

Il corso verso lo sviluppo industriale continuerà anche quest’anno, dove con la crescita prevista del PIL del 8,3 per cento, il tasso di crescita industriale dovrà raggiungere il livello del 9,3 per cento.

E’ stato lanciato il programma "Sulle priorità dello sviluppo industriale dell'Uzbekistan negli anni 2011-2015", che comprende oltre 500 grandi progetti di investimento con il valore totale di circa 50 miliardi dollari US. Come ha sottolineato nella sua relazione il capo dello Stato, è stato posto l'obiettivo di assicurare il tasso di crescita del volume della produzione industriale non meno del 60 per cento nei prossimi cinque anni e di aumentare la sua quota del PIL al 28 per cento nell’anno 2015. In questo campo è previsto lavoro di grande responsabilità, sia in aspetto settoriale che territoriale.

Per quanto riguarda l’anno 2011, è stato posto il compito di mettere in funzione più di 35 grandi aziende di produzione, tra cui le grandissime imprese di produzione con annuale fabbricazione di 225.000 motopropulsori per automobili, un complesso tessile a ciclo completo nella città di Kokand, nonché altri complessi tessili, produzione degli autobus di grande capienza del Mercedes-Benz, impianti per la produzione del gas liquefatto e del gas condensato nell’azienda Mubarek GPZ e nel “Shurtanneftegas” e alcuni altri.

Nel corso della riunione del governo è stato chiaramente definito come e in che modo devono essere risolti i problemi inerenti lo sviluppo industriale posti per quest'anno. La ragionevolezza e la completezza delle misure previste in questo piano danno la certezza che la loro attuazione consentirà all'industria dell’Uzbekistan passare al livello di altri indicatori quantitativi e qualitativi, rafforzare ulteriormente il potere economico del paese, da cui dipende direttamente la crescita del tenore di vita, il benessere del popolo.