14/10/11 Sull’alta valutazione dell’Uzbekistan nella relazione dell’organizzazione non governativa internazionale Save The Children

Дата публикации: Feb 09, 2012 1:36:16 PM

SULL’ALTA VALUTAZIONE DELL’UZBEKISTAN NELLA RELAZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE NON GOVERNATIVA INTERNAZIONALE

SAVE THE CHILDREN

Il 6 settembre 2011 l’organizzazione internazionale per la tutela dei diritti dei bambini Save The Children ha pubblicato una nuova relazione sotto il titolo “Indice di accessibilità ai medici”.

Save The Children, organizzazione non governativa e indipendente creata nel 1919 a Londra, è rivolta alla tutela dei diritti di bambino e al sostegno di loro famiglie, inclusa l’assistenza allo sviluppo sociale, prestazione dell’assistenza ai bambini diversamente abili e ai loro genitori, le ricerche sui problemi di inabilità al lavoro, nonchè la concessione delle borse di studio e dell’equipaggamento.

Save The Children invita le nazioni di tutto il mondo a risolvere il problema della carenza di medici.

L’organizzazione ha rappresentanze in più di 50 paesi e nella sua attività abbraccia più di 130 paesi in tutto il mondo.

La fondazione collabora strettamente con le organizzazioni umanitarie internazionali come “UNICEF”, la fondazione “Il mondo migliore”, “L’assistenza dell’acqua ” e altre.

Nel documento è stata analizzata la situazione esistente nella sanità pubblica rivolta ai bambini in 161 paesi secondo i seguenti tre indici:

    1. La percentuale di medici per 1.000 abitanti, inclusa la loro accessibilità alla popolazione e la loro attività;

    2. La percentuale di bambini che ricevono periodicamente vaccini contro le principali malattie;

    3. Il livello di disponibilità del personale medico specializzato nel parto, ovvero il numero di madri che hanno accesso al soccorso urgente nel momento di parto.

L’Uzbekistan è al 9° posto in questo indice (la Germania al 10°, la Russia al 11°, la Francia al 12°, la Gran Bretagna al 14°, l’USA al 15°, la Lettonia al 41°, il Belgio al 68°, la Malesia al 69°, la Cina al 71°, l’Arabia Saudita al 73°, la Turchia al 81°, il Pakistan al 133° e l’India al 137°).

Nella prima decina di paesi con i migliori indici sono rientrati 8 stati europei (la Svizzera - 1°, la Finlanda - 2°, I’Irlanda - 3°, la Norvegia - 4°, la Bielorussia - 5°, la Danimarca - 6°, la Svezia - 7° e la Cuba - 8°).

Per quanto riguarda gli altri paesi della Comunità degli Stati Indipendenti: Kazakistan è al 16° posto, l’Ucraina - 24°, l’Armenia - 37°, il Kirghizistan - 42°, la Moldavia - 43°, il Turkmenistan - 44°, la Georgia - 51°, l’Azerbaigian - 60°, il Tagikistan - 65°.