La libertà di parola e d’informazione è un fattore importante per lo sviluppo democratico

Дата публикации: Jun 01, 2018 9:47:35 PM

Oggi l'Uzbekistan ha creato le condizioni per uno scambio aperto di opinioni nella società, l'attività efficace e libera dei media, garantendo l'apertura del processo elettorale. Durante gli anni dell'indipendenza, a seguito di grande lavoro sono stati raggiunti risultati importanti per la democratizzazione e liberalizzazione della sfera dell'informazione, garantendo un'autentica libertà di parola e d’informazione.

È stata formata una legislazione che regola efficacemente le relazioni in quest’area sui principi di uguaglianza e pluralismo: sono state adottate le leggi “Sui mass media”, “Sulla tutela delle attività professionali dei giornalisti”, “Sulle garanzie e libertà di accesso alle informazioni”, “Sui principi e garanzie di libertà d’informazione” e “Sull'informatizzazione”.

Un passo importante in questa direzione è rappresentato dall'adozione delle leggi “Sull'apertura delle attività delle autorità e gestione dello Stato” e “Sul governo elettronico”, che servono a rafforzare le garanzie costituzionali per la protezione dei diritti di informazione dei cittadini.

I media svolgono un ruolo importante nel rafforzare nei cittadini il senso di appartenenza alle riforme del paese, aumentando la loro cultura giuridica e l'attività sociale e politica.

Nel corso delle riforme nel settore dell'informazione volte a garantire la libertà di parola e d’informazione, sono state attuate misure coerenti per semplificare le procedure di autorizzazione nei media. Dopo la riduzione del costo delle tasse statali per la registrazione dei media, è stata introdotta la procedura per il deposito elettronico, creando le condizioni per lo sviluppo di un ambiente competitivo tra i mass media, il pluralismo, la copertura dell'informazione nazionale con notizie pertinenti e popolari.

Al momento, nel paese operano circa 1.500 mass media, tra cui più di 380 sono dei media digitali che pubblicano non solo in uzbeko e russo, ma anche in altre sette. Il 63% di tutti i media sono non governativi.

In conformità con l'articolo 19 della Convenzione Internazionale sui diritti civili e politici del 1966, ratificata dalla Repubblica dell’Uzbekistan nel 1995, la legislazione e l’applicazione della legge dell'Uzbekistan garantiscono il diritto di ogni persona a esprimere liberamente la propria opinione. Il diritto della libera ricerca, ricezione e diffusione di tutti i tipi delle informazioni e idee, può essere limitato solo dalla legge e esclusivamente per garantire i diritti e la reputazione degli altri, la protezione della sicurezza dello stato, l'ordine pubblico, la salute o l’eticità della popolazione.

Particolare attenzione è dedicata alla responsabilità legale e professionale dei giornalisti sull'affidabilità dei materiali pubblicati. Esistono norme legali sull'inammissibilità e la responsabilità per la divulgazione delle informazioni consapevolmente false che discreditano l'onore e la dignità dei cittadini. Queste norme sono mirate a garantire la tutela legale del rispetto della dignità umana, servono a rafforzare i principi della nostra mentalità e della cultura che rispettano delle persone, creando le condizioni necessarie per concorrenza leale ed equa delle opinioni politiche dei partecipanti al processo elettorale.

Il Programma di Stato per l'attuazione della Strategia di azione per le cinque direzioni prioritarie di sviluppo della Repubblica dell'Uzbekistan negli anni 2017-2021 nell'Anno di sostegno alle imprese, idee e tecnologie innovative prevede la concessione di sovvenzioni ai nuovi siti Internet informativi e analitici, al fine di sostenere il giornalismo indipendente, professionale e socialmente responsabile.

Le sovvenzioni saranno assegnate dal Fondo per il sostegno dei media non governativi. Il Fondo sarà istituito entro luglio 2018.

I fondi saranno accumulati dalle detrazioni dagli annunci e pubblicità nei media. L'agenzia di stampa e informazione, il Fondo pubblico per il sostegno e sviluppo dei media indipendenti, le organizzazioni non governative l’ANMME e NANNOUZ sono stati incaricati a sviluppare il progetto di legge.