Concezione dell'ulteriore approfondimento delle riforme democratiche

CONCEZIONE

DELL’ULTERIORE APPROFONDIMENTO DELLE RIFORME DEMOCRATICHE

E DELLA FORMAZIONE DELLA SOCIETÀ CIVILE NEL PAESE

La Relazione del Presidente della Repubblica dell’Uzbekistan Islam Karimov

in Uzbekistan nel corso della Riunione congiunta della Camera Legislativa

e del Senato Oliy Majlis della Repubblica dell'Uzbekistan

Cari amici!

Finisce l’anno 2010, siamo alla vigilia dell’anno 2011 - l'anno del 20° anniversario dell’Indipendenza dell'Uzbekistan.

In relazione a questa memorabile data viene molto naturale di chiederci : come sono cambiate e come cambiano la qualità della nostra vita e l'immagine del paese, quali obiettivi abbiamo raggiunto nell’ultimo periodo, con quale ritmo stiamo avanzando sulla strada della costruzione di uno Stato aperto democratico con l'economia di mercato socialmente orientata, la formazione della societa’ civile.

In breve, oggi ci poniamo il compito di dare una valutazione obiettiva del raggiungimento dello scopo a lungo termine che ci siamo posti – di far parte di una delle moderne nazioni sviluppate democraticamente, garantire al proprio popolo le condizioni di vita dignitose e un posto degno nella comunità mondiale.

Come e’ noto, l'Uzbekistan dopo l'indipendenza nel 1991, abbandonando l’obsoleto regime totalitario amministrativo di pianificazione, ha scelto il proprio "modello uzbeko" di sviluppo.

L'essenza e il contenuto del modello sviluppato e attuato oggi e’ il cambiamento e il rinnovamento radicale dell’ordinamento pubblico e costituzionale, l'attuazione di riforme politiche, economiche e sociali che si basano su tali principi come la deideologizazzione dell'economia e la sua priorità sulla politica, l’affidamento allo Stato del ruolo di riformatore capo, cioè, delle funzioni di promotore e coordinatore delle riforme, la garanzia della supremazia della legge, l'attuazione di una forte politica sociale, la coerenza delle riforme.

Abbiamo volutamente abbandonato l'opzione rivoluzionaria dell’attuazione delle riforme attraverso la "terapia d’urto" a favore della fase evolutiva dello sviluppo, abbiamo salvato in questo modo il nostro popolo dal terribile sconvolgimento economico e sociale.

La forte e duratura crescita, la stabilità e l'affidabilità del sistema finanziario e bancario, il successo delle riforme strutturali nell'economia ed il passo sicuro dell’Uzbekistan verso la modernizzazione del paese trova oggi il riconoscimento della comunità internazionale e delle istituzioni internazionali finanziari quali il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Internazionale, la Banca Asiatica dello sviluppo e altri.

In effetti, il PIL dell’Uzbekistan nel corso degli ultimi 20 anni del nostro indipendente sviluppo è cresciuto di 3,5 volte, pro capite di 2,5 volte, la crescita dei redditi reali della popolazione di 3,8 volte. I risultati maggiormente conseguiti nella sfera sociale e umanitaria e’ l’aumento delle spese dello Stato per la protezione sociale del popolo di 5 volte, un significativo miglioramento della qualità di vita e, di conseguenza - la riduzione della mortalità materna di oltre il 2 ed infantile di 3 volte, l'aumento dell’aspettativa di vita media di uomini da 67 a 73 anni e le donne a 75 anni non lascia indifferente nessuno.

Le organizzazioni internazionali, gli esperti e gli specialisti mostrano un grande interesse al fatto che negli anni 2008-2010, cioè durante il periodo in cui quasi la maggior parte dei paesi ha avuto un significativo calo della crescita economica e dei processi di stagnazione della produzione, il PIL in Uzbekistan nell’anno 2008 è cresciuto del 9 per cento, nell’anno 2009 - del 8,1%, nel corrente anno 2010 si prevede l’aumento del 8,5% e nel 2011 è previsto l’aumento del 8,3 per cento.

Mentre la maggior parte dei paesi, sopratutto i paesi sviluppati sono particolarmente preoccupati del continuo aumento del debito estero, l'Uzbekistan non ne supera il 10 per cento, e il Bilancio dello Stato negli ultimi cinque anni ha avuto profitti.

La lista di impressionanti successi di Uzbekistan potrebbe continuare.

Tutto ciò conferma il fatto che in un storicamente breve periodo del suo indipendente sviluppo il nostro Paese da una Repubblica con economia unilaterale ipertrofica delle materie prime, con il monopolio distruttivo sulla produzione di cotone grezzo, con una primitiva infrastruttura produttiva e sociale, con il più basso consumo pro capite nella ex Unione Sovietica è salita ad un livello che le è stato riconosciuto ed ha completamente cambiato il suo aspetto e la sua posizione nella Comunità Globale.

Ovviamente, quello che è stato raggiunto è solo una parte di un lungo e difficile percorso verso l'obiettivo, che ci poniamo, di costruire un aperto Stato democratico di diritto con una costante crescita economica, rispettato nella società mondiale, dove non solo a parole ma in realtà il valore più alto sarà l’individuo, i suoi interessi, i suoi diritti e la libertà.

Quel che dobbiamo temere durante questo percorso è l’euforia ed il senso di compiacimento del raggiunto, il distacco dalla realtà, che può influire negativamente sulla efficacia e le prospettive dello sviluppo del paese.

In questa epoca di globalizzazione e di crescita competitiva noi dobbiamo valutare realisticamente e con l’autocritica la nostra posizione di oggi nei cambiamenti radicali globali, tenere il passo con le esigenze dell’epoca.

La vita non si ferma mai, e il vincitore è il Paese, il Popolo, che ha un programma profondamente ponderato e una strategia con priorità ed obiettivi chiari, e soprattutto un programma che prevenga varie crisi e calamità, alti e bassi dell’economia mondiale.

A questo proposito vorrei sottolineare che la sintesi del nostro indipendente sviluppo è necessaria non solo per valutare obiettivamente e fare alcune modifiche al programma di riforma, ma soprattutto, in base alle esigenze di domani, dare un nuovo e potente impulso al nostro cammino sulla via della riforma e la modernizzazione del Paese.

Di fondamentale importanza è la possibilità di poter basarsi sulle disposizioni e le regole della Legge principale, la Costituzione, adottata nel dicembre 1992, che ha definito i principi di base dello sviluppo democratico e la formazione della società civile nel Paese.

Questo lavoro ha avuto la maggiore attività, la grandezza e la tendenza nel corso dell'ultimo decennio, dal 2001 al 2010.

Quale risultato, oggi abbiamo tutte le ragioni per affermare che abbiamo raggiunto la cosa principale, il processo di riforma e di democratizzazione del paese ha aquisito un carattere irrevocabile, irreversibile e coerente, l’Uomo sta cambiando, cresce il suo impegno politico e civile, la sua coscienza, la comunione con tutto ciò che accade intorno a lui, e, infine, la sua fede nel futuro del Paese.

In sostanza, questi cambiamenti nella cosienza delle Persone e di tutta la nostra Società diventano oggi quella potente forza motrice che garantisce l’avanzamento del Paese verso il progresso e la prosperità.

La valutazione oggettiva del percorso effettuato e dell'esperienza, l'analisi dei traguardi raggiunti nel corso degli anni di indipendenza dimostrano in un modo convincente la correttezza del modello di sviluppo evolutivo e graduale del paese scelto da noi e la necessità di continuare a seguire questa strada.

Basandosi su queste premesse, come priorità più importante per un ulteriore approfondimento delle riforme democratiche si ritiene necessario prendere le seguenti direzioni.

I. La democratizzazione del potere statale e di amministrazione

Le riforme attuate durante il periodo passato in questo settore sono state finalizzate alla realizzazione progressiva del principio costituzionale della separazione dei poteri, la creazione tra loro di un sistema efficace di controllo e di equilibrio, il rafforzamento del ruolo di poteri e di funzioni di controllo delle autorità legislative e rappresentative a livello centrale e locale, l'attuazione di misure per la liberalizzazione, l'autonomia e l'indipendenza del sistema giudiziario.

Molta attenzione è stata dedicata ai cambiamenti delle funzioni delle strutture amministrative del Potere esecutivo centrale e gli organi amministrativi, alla drastica riduzione dei loro poteri governativi, di regolamentazione e di distribuzione, del loro diretto intervento nell’attività delle entità economiche. In altre parole all’adeguamento dei loro poteri ai principi di mercato ed alla fine alla riduzione del ruolo del governo nella gestione economica.

Molta attenzione è stata prestata alle questioni di decentramento dell’amministrazione, di passaggio di alcune funzioni da parte delle autorità statali agli organismi a livello provinciale, comunale e rionale, alla creazione in Uzbekistan di un sistema unico di Governo Locale quale la Makhalla.

I risultati del referendum sulla formazione del parlamento bicamerale nazionale, avuto luogo il 27 giugno del 2002, l'adozione della Legge "Sui risultati del referendum e sui principi fondamentali dell’organizzazione del potere dello Stato" hanno segnato l’inizio di una profonda riforma della Legislatura.

In questo caso i principali obiettivi sono di formare il sistema di opposizioni nell'esercitazione dei poteri da parte del Parlamento, di migliorare sostanzialmente la qualità del lavoro legislativo, di raggiungere un equilibrio di interessi nazionali e regionali, tenendo presente che il Senato, che rappresenta soprattutto consigli locali, rappresenterà le regioni, mentre la Camera legislativa bassa potrà esercitare la sua attività su base permanente professionale.

Nel processo dello sviluppo del Parlamento nazionale, di particolare importanza è stata l'adozione nell’anno 2003 delle leggi costituzionali "Sulla camera legislativa di Oliy Majlis della Repubblica dell'Uzbekistan", "Sul Senato di Oliy Majlis della Repubblica dell'Uzbekistan" le quali definiscono con chiarezza lo stato, i poteri ed i meccanismi dell’attività delle camere e del nuovo Parlamento nel suo complesso.

Uno degli atti politico-giuridici di enorme importanza di questo periodo fu un'eccezione della Costituzione della Repubblica dell’Uzbekistan nel 2007 delle normative che stabilivano che il Presidente dello stato era contemporaneamente il capo del potere esecutivo. L'articolo 89 della Costituzione precisa che "il Presidente della Repubblica dell’Uzbekistan è il capo dello Stato e garantisce il funzionamento e l’interazione coordinata degli organi del potere statale".

Un passo importante verso la liberalizzazione è stata l'abolizione della carica del Presidente del Consiglio dei Ministri, che precedentemente ricopriva il Presidente della Repubblica dell'Uzbekistan. In conformità alle leggi emanate il Primo Ministro ora non solo organizza ma anche gestisce le attività del Gabinetto dei Ministri ed è personalmente responsabile dell’efficacia del lavoro svolto, presiede alle riunioni del Consiglio dei Ministri, firma i suoi documenti, prende le decisioni sull’amministrazione dello stato e dell’economato.

Tuttavia, il crescente livello di cultura politica e di coscienza sociale della popolazione ed i processi dinamici della democratizzazione e della liberalizzazione della società, il rafforzamento del sistema multipartitico creano i presupposti necessari per garantire una più equilibrata distribuzione dei poteri tra tre soggetti del potere statale: il Presidente – il Capo di Stato, il potere legislativo ed esecutivo.

È stata presentata la proposta di formulare l'articolo 98 della Costituzione Uzbeka nella seguente modifica:

"Il potere esecutivo è esercitato dal Consiglio dei Ministri della Repubblica dell’Uzbekistan. Il Gabinetto dei Ministri della Repubblica dell’Uzbekistan è composto dal Primo Ministro della Repubblica dell’Uzbekistan, dai suoi deputati, i ministri, i presidenti dei comitati statali. Il capo del Governo della Repubblica del Karakalpakstan fa parte del Consiglio dei Ministri.

Il Gabinetto dei Ministri garantisce al Governo un efficace funzionamento dell'economia, la sfera sociale e religiosa, l'esecuzione delle leggi della Repubblica dell’Uzbekistan, le decisioni del Oliy Majlis, i decreti, i regolamenti e le ordinanze del Presidente della Repubblica dell'Uzbekistan.

Il Consiglio dei Ministri in conformità alla legislazione vigente emana regolamenti e ordinanze da eseguire obbligatoriamente per tutto il territorio della Repubblica dell’Uzbekistan da tutte le organizzazioni, imprese, enti, istituzioni, funzionari e cittadini.

Il Primo Ministro della Repubblica dell’Uzbekistan organizza e sorveglia il lavoro del Consiglio dei Ministri, è personalmente responsabile per la sua efficacia, presiede le riunioni del Consiglio dei Ministri, firma le sue deliberazioni, a nome del Presidente della Repubblica dell’Uzbekistan rappresenta il Gabinetto dei Ministri della Repubblica dell'Uzbekistan nelle relazioni internazionali, svolge altre funzioni previste dalle leggi della Repubblica dell'Uzbekistan, dai decreti, i regolamenti e le ordinanze del Presidente della Repubblica dell'Uzbekistan.

Il Gabinetto dei Ministri nella sua attività è responsabile nei confronti del Presidente della Repubblica dell’Uzbekistan e dell’Oliy Majlis della Repubblica.

Il Gabinetto dei Ministri si leva i poteri davanti al neo-eletto Oliy Majlis.

La procedura di preparazione dell’attività lavorativa e le competenze del Consiglio dei Ministri sono dettate dalla legge.

La candidatura del Primo Ministro della Repubblica dell’Uzbekistan viene proposta dal partito politico che ha il maggior numero di seggi parlamentari nelle elezioni alla Camera Legislativa del Oliy Majlis della Repubblica dell’Uzbekistan, o da più partiti politici che hanno ottenuto un pari numero di seggi parlamentari.

Il Presidente della Repubblica dell'Uzbekistan dopo aver esaminato la candidatura per la carica del Primo Ministro, entro dieci giorni propone la Sua candidatura per esame ed approvazione da parte delle Camere del Oliy Majlis.

La candidatura del Primo Ministro è considerata approvata se riceve più della metà del totale dei voti, rispettivamente, dei deputati della Camera legislativa e dei membri del Senato del Oliy Majlis della Repubblica dell’Uzbekistan.

I membri del Consiglio dei Ministri della Repubblica dell’Uzbekistan vengono approvati dal Presidente della Repubblica dell’Uzbekistan dopo la presentazione del Primo Ministro.

In caso di un conflitto persistente tra il Primo Ministro della Repubblica dell’Uzbekistan e la Camera legislativa del Oliy Majlis sulla proposta, formalmente presentata al Presidente della Repubblica di Uzbekistan da parte dei deputati della Camera legislativa in quantità non inferiore ad un terzo del loro numero complessivo, la domanda di manifestazione di sfiducia nei confronti del Primo Ministro viene sottoposta alla valutazione della seduta congiunta delle Camere dell’Oliy Majlis dell'Uzbekistan.

Il voto di sfiducia al Primo Ministro si considera approvato se riceve il voto favorevole di almeno di due terzi del totale, rispettivamente, dei deputati della Camera legislativa e dei membri del Senato dell’Oliy Majlis.

In questo caso il Presidente della Repubblica dell’Uzbekistan prende la decisione di liberare il Primo Ministro dalla carica. Contemporaneamente tutto il Consiglio dei Ministri della Repubblica dell’Uzbekistan si dimette insieme al Primo Ministro.

La nuova candidatura del Primo Ministro viene proposta per l’esame e l’approvazione da parte delle Camere dell’Oliy Majlis dal Presidente della Repubblica dell'Uzbekistan dopo le consultazioni con tutti i partiti politici rappresentati nella Camera legislativa dell’Oliy Majlis dell'Uzbekistan.

In caso di doppio rifiuto da parte del Oliy Majlis della candidatura al posto del Primo Ministro il Presidente della Repubblica dell’Uzbekistan nomina il Facente Funzioni di Primo Ministro e scioglie l’Oliy Majlis della Repubblica dell'Uzbekistan".

L'essenza e il contenuto delle modifiche all'articolo 98 della Costituzione della Repubblica dell’Uzbekistan sta nel fatto che viene introdotta una nuova procedura di nomina e di approvazione del Primo Ministro e la concessione all’Oliy Majlis del diritto di esprimere la sfiducia al Primo Ministro, il che corrisponde ai principi democratici. Viene inoltre eliminato il diritto del Presidente della Repubblica dell’Uzbekistan di prendere decisioni su questioni che sono di competenza del Consiglio dei Ministri.

La successiva modifica in proposta riguarda l'articolo 96 della Costituzione della Repubblica dell'Uzbekistan.

Al fine di evitare l’ambiguità e l'interpretazione non corretta di questo articolo in una situazione in cui il Presidente del Paese per vari motivi non ha potuto esercitare le sue funzioni, si propone di introdurre una nuova edizione :

"In caso di non possibilita’ del attuale Presidente del paese di eseguire le sue funzioni, i suoi poteri vengono temporaneamente assegnati al Presidente del Senato dell’Oliy Majlis della Repubblica dell’Uzbekistan, tenendo entro tre mesi, a norma della legge "Sulle elezioni del Presidente della Repubblica dell'Uzbekistan", le elezioni presidenziali nel Paese".

A norma delle modifiche all'articolo 98 della Costituzione della Repubblica dell’Uzbekistan si ritiene necessario apportare le eventuali modifiche all'articolo 78 e 93 della Costituzione della Repubblica dell'Uzbekistan.

Il paragrafo 15 dell'articolo 78 integrare con le parole "... così come l’ascolto e la discussione di resoconti del Primo Ministro su attuali temi di sviluppo socio-economico del paese".

Il paragrafo 15 dell'articolo 93, dopo le parole "nomina e esonera..." completare con "alla presentazione del Primo Ministro della Repubblica dell’Uzbekistan ..." seguito dal testo.

Dal paragrafo 8 dell'articolo 93 eliminare le parole "forma l’apparato del potere esecutivo e lo dirige".

Nel paragrafo 16 dell'articolo 93 introdurre le parole "...ha il diritto di presiedere alle riunioni del Gabinetto dei Ministri della Repubblica dell'Uzbekistan".

Nel paragrafo 12 dopo "nomina e esonera dall’incarico il Procuratore Generale della Repubblica dell’Uzbekistan ..." eliminare la parola "i vice.." ed aggiungere "e il Presidente della Camera di Scrutinio" seguito dal testo originale "soggetto all’approvazione da parte del Senato di Oliy Majlis della Repubblica dell'Uzbekistan".

Cari partecipanti al meeting !

Abbiamo tutti bisogno di renderci conto con chiarezza che l’instaurazione dell’ordine costituzionale, quando all'esame e per l'approvazione del parlamento viene introdotta la candidatura del Primo Ministro nominata dal partito politico che ha vinto le elezioni, l'introduzione dell'istituto del voto di sfiducia nei confronti del Governo e altre misure derivanti, che devono essere attuate nel corso di modernizzazione del sistema politico sono in sostanza una nuova fase di riforma e di democratizzazione.

Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che il successo di questa riforma dipende in gran parte dalla dinamica con cui ci stiamo avanzando sulla via della democratizzazione e la liberalizzazione, dalla crescita dell'attività politica e sociale dei nostri Cittadini, dalla loro cultura politica e giuridica e naturalmente, in primo luogo dal livello di maturità dei partiti politici e la loro volontà di accettare una grande responsabilità per il destino e il futuro di Uzbekistan.

II. Riforma del sistema giuridico-legale

Una delle priorità chiave di un rinnovamento democratico del Paese è una coerente democratizzazione, la liberalizzazione del sistema giuridico-legale, volta a garantire lo stato di diritto, la tutela dei diritti e degli interessi dell’individuo, della formazione dello stato di diritto e della coscienza giuridica delle persone.

Ecco perché a partire dai primi anni dell’indipendenza a questa riforma è stata data una particolare attenzione.

E’ stato realizzato il complesso di misure organizzative e giuridiche volte al progressivo rafforzamento del potere giudiziario, a garantirne l'indipendenza, le autonomie dei tribunale, trasformandoli da un organismo di repressione e di apparato punitivo in un Istituto Statale veramente indipendente, progettato per proteggere in modo affidabile e difendere i diritti e la libertà dell'uomo e del cittadino.

In conformita’ alla legge “Sui Tribunali” approvata nella nuova stesura, le modifiche e le integrazioni introdotte in questo periodo nella legislazione di procedura penale e di procedura civile, al fine di una coerente attuazione del principio costituzionale della separazione dei poteri, il sistema giudiziario è stato portato fuori controllo e influenza del potere esecutivo. Dal potere del Ministero della giustizia sono escluse le funzioni di nomina dei candidati per la magistratura, di esonero anticipato della magistratura dall‘incarico, di promozione di azioni legali contro di essa.

Le questioni di supporto organizzativo delle attivita’ dei Tribunali, in particolare del personale giudiziario, vengono trattate da un organismo speciale il Comitato Superiore di valutazione per la selezione e la nomina di giudici presso il Presidente della Repubblica dell'Uzbekistan.

E’ stato fondato un organismo specificamente autorizzato presso il Ministero della Giustizia della Repubblica dell’Uzbekistan, il Dipartimento per l'esecuzione delle sentenze giudiziarie, per il sostegno logistico e finanziario dei Tribunali, il che in gran parte ha liberato gli stessi Tribunali da funzioni non proprie, consentendogli di concentrarsi sull’attuazione del loro primario compito - l'Amministrazione della Giustizia.

E’ stata eseguita la specializzazione dei Tribunali di comune giurisdizione, sono stati istituiti i Tribunali per le cause civili e penali migliorando cosi la loro efficacia nell’esaminare in modo competente le cause penali e civili, a garanzia della tutela dei diritti e della liberta’ dell’individuo.

Migliora notevolmente la garanzia di tutela giudiziaria dei cittadini, vengono fornite le misure volte a garantire la sua accessibilità.

Durante questo periodo è stata riformata la Istanza di Cassazione, introdotta la Procedura d’Appello per la revisione dei casi. Con l’introduzione di queste modifiche la istanza superiore d'appello può esaminare il caso senza inviarlo ad un nuovo processo. I cittadini hanno avuto l'opportunità in caso di disaccordo con l’entrata in vigore della decisione giudiziaria del Tribunale di Prima Istanza difendere direttamente i loro diritti ed i legittimi interessi in Corte d'Appello con il loro avvocato. Così i procedimenti e le esami di reclami dei cittadini contro le decisioni dei Giudici di Primo Grado sono stati completamente aboliti. Come dimostra l'analisi della pratica, questi cambiamenti sono la garanzia di una tempestiva correzione di errori commessi dai Tribunali di Primo Grado per evitare lungaggini burocratiche delle procedure. Se nell’anno 2000 circa la metà degli errori giudiziari veniva corretta in ordine di vigilanza, secondo i risultati del 2009 in più del 85 per cento dei casi essi erano corretti in ordine d’appello e di cassazione.

Viene attuata una serie di misure per assicurare la parità del procuratore ed dell’avvocato, la loro collaborazione in tutte le fasi della Giustizia penale e civile, migliorando la qualità e la tempestività della giustizia.

Un valore importante in questo caso ha avuto l'adozione nel 2008 della legge "Sull’introduzione delle modifiche e le aggiunte ad alcuni atti legislativi della Repubblica dell’Uzbekistan in relazione al miglioramento della istituzione dell’Avvocatura." Nella vigente legislazione è stata introdotta una serie di modifiche e integrazioni volte a rafforzare ulteriormente l'autonomia e l'indipendenza dell’Avvocatura come componenti essenziali del processo di liberalizzazione del sistema giudiziario legale, la tutela dei diritti umani.

A norma di legge l’Avvocato Difensore ha il diritto di fornire assistenza legale qualificata in ogni fase del procedimento penale, a prescindere degli organi dello Stato e funzionari responsabili del procedimento penale.

Dalla legislazione del procedimento penale sono state escluse le norme che obbligano il difensore di ricevere la conferma in forma scritta dalle forze pubbliche per l'ammissione al caso, così come il permesso di incontro con l’imputato. Per questo è sufficiente la tessera di Avvocato ed un mandato emesso dall’organizzazione cui lui appartiene.

La legge stabilisce la responsabilità per l'ostruzione della attivita’ professionale dell’Avvocato, i tentativi di influenzarlo in qualsiasi forma al fine di alterarne la posizione assunta da questi ultimi nei confronti dell'imputato.

Un importante orientamento nello sviluppo della politica criminale sono stati la liberalizzazione, la umanizzazione e la depenalizzazione della legislazione penale.

Si può dire con sicurezza che le misure adottate in questo settore, in particolare l'adozione della legge nel 2001 "Sulle modifiche ed integrazione nel codice penale, il codice di procedura penale e il Codice della Repubblica di Uzbekistan in materia di responsabilità amministrativa in relazione alla liberalizzazione delle sanzioni penali" hanno avuto un’enorme rilevanza sociale e socio-politica.

In conformità e’ stata modificata la classificazione dei reati. Circa il 75 per cento dei crimini che entravano nella categoria di crimini gravi sono passati alla categoria dei crimini che non rappresentono un grande pericolo per la società e dei crimini meno gravi.

E’ stata notevolmente ampliata la possibilità di usare le sanzioni come la pena pecuniaria per i crimini commessi nella sfera economica, piuttosto che l'arresto e l'incarcerazione. E’ stata esclusa dal sistema di sanzioni la confisca dei beni.

Nei 11 articoli del codice penale sono introdotte le disposizioni in base alle quali in caso di eventuale risarcimento dei danni non viene applicata la pena detentiva.

In questo caso abbiamo proceduto dal fatto che non e’ necessario tenere le persone in stato di detenzione su casi giudiziari in materia di attività economica - è molto costoso per lo Stato e non risolve il problema della rieducazione dei detenuti.

Allo stesso tempo, a causa di queste e altre misure volte a liberalizzare la sanzione penale oggi l'Uzbekistan è uno dei paesi con numero di detenuti più basso al mondo per ogni 100 mila abitanti - 166 persone. Per il confronto: in Russia la percentuale è del 611, negli Stati Uniti - 738 persone. Negli ultimi 10 anni nel nostro paese e’ diminuito di piu’ di 2 volte il numero dei detenuti neli carceri.

Il fatto di eccezionale importanza per l’Uzbekistan è stata l'abolizione dal gennaio 2008 della pena di morte e l’introduzione invece della pena dell’ ergastolo e di reclusione di lungo periodo.

L’abolizione della pena di morte in Uzbekistan ha avuto una grande risonanza nella Comunità Internazionale. Esperti stranieri sottolineano che con l'attuazione di questa e di altre misure in Uzbekistan e’ stato creato uno dei sistemi più liberali della sanzione penale in tutto il mondo. In seguito vengono pubblicati i risultati dell’analisi comparativa. In Germania e Polonia, l'ergastolo può essere imposto per cinque tipi di reati in Belgio e Russia - per 6, in Danimarca - per 9, Svezia - 13, Francia - per 18, i Paesi Bassi - oltre 19 tipi di reati ecc. In Uzbekistan l'ergastolo è una misura eccezionale di pena e viene applicata solo per due reati - per omicidio premeditato in circostanze aggravanti e per terrorismo.

Questa forma di pena nel nostro paese non può essere applicata alle donne, le persone che hanno commesso crimini all’eta’ di sotto dei 18 anni, agli uomini che hanno più di sessant'anni.

Nel corso degli anni e’ stata adottata una serie di misure per rafforzare il controllo giurisdizionale nella fase dell'indagine preliminare, liberalizzare il procedimento giudiziario in questo campo.

Un passo fondamentale rappresenta l'introduzione dell’istituto “habeas corpus”, cioè il passaggio dall’anno 2008 del diritto di emanare sanzioni per l'arresto dal procuratore ai tribunali come misura preventiva. Il tempo ha dimostrato la tempestività e la correttezza di questa decisione - l'introduzione di tale istituto è stato un fattore importante nel proteggere i diritti costituzionali e le libertà dell'uomo, la sua inviolabilita’. Dal momento di introduzione dell'istituto nel gennaio 2008 le corti oltre 700 volte hanno negato alle autorità investigative l'applicazione di questa misura preventiva.

In conformità alle modifiche apportate alla legislazone di procedimento penale, sono stati ridotti tempi di indagine e della detenzione di persone.

A partire dall’anno 2001 nell’applicazione legislativa e giudiziaria è stato introdotto ed agisce in un modo efficace l'istituto della riconciliazione, secondo il quale non può essere perseguita la persona che non ha commesso i reati rappresentanti un grave pericolo per la società ed ha risarcito integralmente i danni materiali e morali alle vittime.

L'efficacia di questa istituzione, la sua coerenza con le tradizioni secolari del Popolo Uzbeko come la misericordia e la capacità di perdonare sono stati a base della sua costante espansione. Oggi, la possibilità di applicare questo istituto è prevista nei 53 casi del fattispecie di reato.

Come risultato dell’applicazione dell’Istituto di Riconciliazione nel periodo di riferimento sono stati liberati dalla responsabilità penale circa 100.000 cittadini.

Negli ultimi anni è stato svolto un notevole lavoro per garantire la legittimità delle Forze dell'Ordine soprattutto per svolgere la riforma dell’attività della Procura, trasformandola da arma repressiva nelle mani delle élite dei partiti in passato ad un organo che garantisce una costante applicazione delle leggi, la promozione delle riforme democratiche nel paese, l’affidabile tutela dei diritti umani e della libertà.

A norma di legge "Sulla Procura della Repubblica” nella nuova edizione, adottata nel 2001, tra gli oggetti sotto il controllo della legalità esercitato dal procuratore della Repubblica sono esclusi i cittadini ed allo stesso tempo è aumentata la responsabilità del Procuratore della Repubblica per la tutela dei diritti, la libertà e gli interessi legittimi dell’individuo.

E’ stato escluso dai poteri della Procura il diritto di sospendere l'esecuzione delle sentenze ed i Procuratori delle città e delle provincie non hanno diritto alla proroga del termine delle indagini e della detenzione degli imputati.

I compiti principali che dobbiamo affrontare nell’ambito della modernizzazione dell'intero sistema di relazioni politiche, economiche, pubblico-giuridiche, la formazione di una società civile, la tutela dei diritti umani e la libertà mettono all'ordine del giorno la questione di un ulteriore democratizzazione del Sistema Giudiziario.

Al fine di risolvere efficacemente i problemi in questo settore, si propone di attuare la seguente serie di misure organizzative e giuridiche.

Primo. Si propone di adottare la legge "Sugli atti normativi e giuridici” nella nuova stesura. La legge attuale è stata adottata dieci anni fa. Tuttavia l'espansione e la complicazione del processo legislativo, il notevole aumento della domanda della qualità, la validità degli atti legislativi e normativi richiedono l’istituzione di nuovi e più efficaci meccanismi per garantire la legittimità in questo settore, la conformità degli atti normativi e giuridici alle leggi, alle esigenze delle riforme socio-economiche e socio-politiche.

Secondo. Si propone di apportare le modifiche e le aggiunte ai paragrafi 29 e 31 del codice di procedimento penale dell'Uzbekistan, rispettando l'ordine in cui le misure di costrizione procedurale applicate in fase pre-processuale, quali l’allontanamento dalla carica e collocazione della persona in una struttura sanitaria, possono essere fatte solo con la sanzione di un giudice.

L’assegnazione di tali competenze dal Procuratore agli organi della Corte consentirà di rafforzare la supervisione giudiziaria nella produzione di indagini preliminari, di ampliare il coinvolgimento dell’istituto di habeas corpus nel processo penale per assicurare l'attuazione dei principi universalmente riconosciuti e le norme del diritto internazionale per tutelare i diritti e la libertà dei cittadini.

Terzo. Si propone di introdurre le modifiche nell'articolo 439 del Codice di procedimento penale della Repubblica dell’Uzbekistan, prevedendone la norma, secondo cui il dovere di annunciare il rinvio a giudizio nel procedimento nella prima istanza spetta esclusivamente al procuratore. Nella legge vigente il dovere del Procuratore di Stato per la divulgazione del rinvio a giudizio in Tribunale non e’ chiaramente definito. A questo proposito l'atto di accusa spesso viene letto dai Giudici, il che non corrisponde alle funzioni ed alle finalità del Tribunale. L’introduzione nella legge penale di tale norma aiuterà a garantire l’indipendenza, l’obiettività e l'imparzialità del Tribunale, il rafforzamento del principio della competizione nel procedimento penale.

Quarto. Appare ragionevole escludere dal paragrafo 321 del Codice Penale della Repubblica dell’Uzbekistan i pieni poteri concessi al Tribunale, a norma dei quali vi è il diritto di avviare procedimenti penali. Come è noto, l’avvio del procedimento penale è un compito prima di tutto degli organi di inchiesta, di indagine preliminare e di altri organi degli Interni. In questo caso la Corte è tenuta a valutare obiettivamente la legittimità e la fondatezza dell’accusa della persona. Al tempo stesso il luogo a procedere da parte della Corte, cioè l’attuazione del procedimento legale in sostanza è l'inizio dell’azione penale con tutte le conseguenze che ne derivano, la Corte passa alla categoria dei partecipanti a tale azione penale, che non corrisponde al nobile scopo di garantire la giustizia.

Quinto. Si propone di adottare la legge "Sull’attività operativo-investigativa”, la quale definisce i principi, i motivi e le modalità di svolgimento delle’attività di investigazione operativa, il sistema degli organi che la svolgono. La legge, cui l’adozione sarebbe coerente con tale pratica negli Stati democratici di oggi, è progettata per assicurare le garanzie giuridiche nel rispetto della legge, garantire i diritti e la libertà dei cittadini durante lo svolgimento di provvedimenti del carattere operativo investigativo. Allo stesso tempo, essa contribuirà a migliorare l'efficacia delle misure preventive, la tempestiva prevenzione della criminalità nella fase iniziale, nonché della qualità dell’inchiesta e della indagine preliminare, potrà garantire l’ulteriore liberalizzazione dell’attività degli organi giuridici in questo settore e, soprattutto, del Ministero degli Interni.

Sesto. E’ necessario da tutti i punti di vista, tenendo conto dello sviluppo dei processi dinamici di democratizzazione, studiare a fondo ed adottare il Codice della Repubblica dell’Uzbekistan in materia di responsabilità amministrativa nella nuova edizione.

Nel Codice attuale, adottato nell’anno 1994, nell'ultimo periodo sono state introdotte modifiche ed aggiunte per oltre 60 volte, e la sua nuova edizione deve riflettere integralmente i cambiamenti fondamentali che si sono verificati nella politica penale, nel diritto amministrativo dopo la liberalizzazione del sistema giuridico-legale.

Esso, in particolare, dovrebbe riflettere la tendenza verso la depenalizzazione della legge penale, il trasferimento di alcuni reati dalla giurisdizione penale a quella amministrativa. Esso deve garantire l'unificazione della legislazione sulla responsabilità amministrativa, presentata oggi in decine di regolamenti.

E’ necessario prendere in considerazione anche la possibilità di migliorare, di assicurare la democratizzazione dei meccanismi procedurali nell’esame delle cause di violazione amministrativa, di garantire la legittimità e la tutela dei diritti dei cittadini in questo ambito.

Settimo. Appare indispensabile elaborare e adottare gli atti legislativi che prevedono sull'esempio dei paesi democratici sviluppati l’introduzione dei meccanismi giuridici che definiscono il ruolo particolare degli organi di giustizia nell’attuare il controllo del rispetto delle esigenze della legge, la garanzia della supremazia della legge nelle attività delle autorità statali, le forze dell'ordine, compresa la procura. Conferire i poteri agli organi di giustizia, che aumentano il loro ruolo nella politica unitaria dello Stato nell’ambito della giustizia e della pratica legislativa permetterà di creare un meccanismo efficace di opposizioni nel sistema delle forze dell'ordine del paese, garantendo la legalità e la supremazia della legge nella loro attività.

Ottavo. Il movimento progressivo della società verso la democrazia e il successo delle riforme democratiche dipende in larga scala dal livello di coscienza e di cultura giuridica del popolo. L’alta cultura giuridica rappresenta la base della società democratica e l’indice della maturità del sistema giuridico.

A questo proposito, tenendo conto della realtà politica e giuridica odierna è importante garantire la formazione del programma integrale di provvedimenti, volto a migliorare radicalmente l'istruzione giuridica nel paese, la propagazione della cultura giuridica nella società. L’attuazione di questo programma deve garantire la formazione nella popolazione dell’atteggiamento rispettoso dei diritti e della libertà dell’individuo, il rispetto della legge.

III. Riforma della sfera dell’informazione e garanzie per la libertà di espressione e informazione

Con la mancanza della libertà di informazione e senza accesso ai mezzi di comunicazione tra la gente, dove le persone possono liberamente esprimere le proprie idee e punti di vista, le proprie posizioni e atteggiamenti nei confronti degli eventi, non si può parlare di approfondimento della democrazia, di attivismo politico della popolazione, di reale partecipazione nella vita politica e sociale del paese. Garantire libertà e diritti ai cittadini nello spazio dell’informazione, includendo aspetti quali la libertà e la realizzazione dei diritti per l’ottenimento e la diffusione delle informazioni e delle idee proprie, è una delle pietre miliari nella costruzione di una società democratica in Uzbekistan.

Nel corso degli ultimi anni, e in particolare degli ultimi 10 anni, sono state realizzate nel paese misure organizzative e legali su larga scala per garantire libertà di espressione e per liberalizzare i mezzi di comunicazione di massa.

É stata creata la base legislativa per lo sviluppo dei mass media che rispetta i requisiti e gli standard democratici. Nel corso di questo periodo circa 10 atti legislativi sono stati adottati al fine di garantire un effettivo funzionamento del settore dell’informazione e per uno sviluppo dinamico e libero dei mass media.

L’approvazione della legge “Sui principi e garanzie della libertà di informazione” è stata molto importante per realizzare i diritti di ogni persona a ricevere e usare le informazioni liberamente e senza ostacoli, come pure per proteggere le informazioni e la sicurezza informativa della persona, della società e dello stato.

Emendamenti e integrazioni, introdotte nel corso degli ultimi anni, alla legge “Sui mass media (nuova riscrittura)”, “Sulle telecomunicazioni”, “Sulla pubblicità”, la legge “Sui diritti d’autore e diritti collegati” e altri atti legislativi hanno assicurato una intensificazione dei cambiamenti democratici nel settore dei mass media nelle nuove condizioni politiche. Sono state realizzate su larga scala riforme istituzionali con l’obbiettivo di sviluppare i mass media non statali e la loro partecipazione nel processo di democratizzazione del settore dell’informazione.

Allo scopo di supportare i mass media non statali, migliorare la loro base di materiali e mezzi tecnici e il potenziale del personale, sono state poste in attività diverse organizzazioni pubbliche come l’Associazione nazionale dei mass media elettronici, che ora include più di 100 mass media elettronici, e il Fondo Sociale per supportare e sviluppare agenzie stampa e gruppi editoriali indipendenti in Uzbekistan.

In questo processo di modernizzazione dei mezzi di comunicazione di massa è stato di grande importanza adottare una nuova versione della legge “Sull’informatizzazione”, che ha definito i meccanismi di accesso per entità fisiche e giuridiche alle risorse informative per mezzo di sistemi e tecnologie dell’informazione.

Durante questi anni l’Uzbekistan ha realizzato un network satellitare per diffondere i programmi televisivi e radiofonici. Oggi il sistema nazionale delle telecomunicazioni ha accesso diretto a canali internazioni su 28 direzioni con un accesso a 180 paesi in tutto il mondo. C’è anche la diffusione on-line attraverso internet.

Il miglioramento del sistema nazionale di addestramento e riqualificazione del personale, adattando le esperienze dei paesi sviluppati, ha avuto un significato decisivo nell’applicazione di un set di misure per aggiornare il livello e la qualità delle attività di informazione.

Come risultato di questo esteso lavoro protrattosi nel corso degli ultimi dieci anni, il numero di realtà editoriali è cresciuto di 1.5 volte, il numero di mezzi di comunicazione elettronici di 7 volte, per un totale di circa 1200 strutture nel settore dell’informazione di massa. Circa il 53% di tutti i canali televisivi e l’85% dei canali radiofonici sono di proprietà non statale. I mass media diffondono informazioni in più di 7 lingue delle paesi e gruppi etnici che vivono in Uzbekistan e ci sono giornali e programmi anche in lingua inglese. Si stanno adottando le ultime tecnologie digitali e multimediali per le produzioni informative. Si sta verificando un rapido sviluppo degli utenti internet, che ora sono più di 6 milioni.

Per valutare criticamente i risultati ottenuti in termini di garanzia delle libertà e dei diritti dei cittadini nell’ambito dell’informazione, è necessario dare particolare attenzione alla corretta definizione delle priorità relativamente alle relazioni tra i mass media e gli organi del potere statale. Questa tematica affronta problemi quali l’eliminazione dei meccanismi di controllo economico sui mass media, la chiusura delle fonti di informazione e le pressioni sui gruppi editoriali da parte delle autorità e delle strutture amministrative.

Lo sviluppo delle seguenti misure sono considerate urgenti:

Primo. L’adozione della legge “Sulla trasparenza delle attività del potere statale e governativo”potrebbe eliminare gli impedimenti nel senso di dare realizzazione ai diritti costituzionali dei cittadini all’informazione, e così facendo aumentare la responsabilità delle autorità e degli organi governativi nei confronti della qualità delle loro decisioni.

La legge dovrà chiaramente definire le procedure di informazioni del pubblico sulle attività degli organi del potere statale, assicurare un ampio accesso ai cittadini e alle associazioni pubbliche alle informazioni relative alle loro decisioni e, soprattutto, alle decisioni che toccano i loro diritti, libertà e interessi di legge.

La realizzazione della legge deve garantire la trasparenza e l’apertura nelle attività dei membri del potere esecutivo, nelle politiche di riforma adottate nel paese, nelle politiche interne e internazioni dello stato rispettando la pluralità politica, la diversità delle opinioni circa gli eventi che avvengono nel paese e all’estero.

Secondo. È stato proposto di adottare la legge “Sul settore televisivo e radiofonico” per sviluppare il settore di estrema importanza delle comunicazioni informative, che gioca un ruolo ancora più significativo nel processo di democratizzazione. Oggi questa sfera di attività è regolamentata da articoli di legge separati tra mass media, frequenze radio, telecomunicazioni, e informatizzazione.

Allo stesso tempo, potenziare la diffusione televisiva e radiofonica rendendola un settore indipendente e potente e l’emergere di nuove forme e tipologie di mezzi di comunicazione televisiva e radiofonica rende necessario l’adozione di una legge integrale che regoli su basi unitarie e sistematiche le relazioni esistenti nella creazione e diffusione di programmi televisivi e radiofonici.

L’adozione di questa legge consentirà la creazione delle condizioni per estendere ulteriormente la competizione nel settore della produzione e diffusione di contenuti televisivi e radiofonici, l’introduzione di nuove tecnologie di diffusione, come la televisione mobile e digitale e lo sviluppo di nuovi e promettenti settori nell’industria televisiva.

La legge avrà la responsabilità di definire i meccanismi per la regolamentazione legale e per i principi di attività del sistema di telecomunicazione nazionale, come l’indipendenza delle risorse finanziarie, garantendo trasparenza e democrazia nella realizzazione dei concorsi per l’ottenimento delle frequenze radio, creando le condizioni per una giusta concorrenza, evitando monopoli nei settori del mercato dei media digitali e affrontando molte altre relative tematiche.

Terzo. L’ulteriore rafforzamento dell’indipendenza dei mass media è direttamente collegato al miglioramento delle garanzie legali e dei meccanismi di protezione dei diritti d’autore e delle proprietà intellettuali e all’introduzione dei meccanismi di mercato nelle sfera informativa.

Al fine di affrontare questi compiti si è proposto l’approvazione delle leggi “Sulle basi economiche dell’attività dei mass media”, “Sulle garanzie di supporto statale ai mass media” con il fine di aumentare l’efficienza dell’attività e per proteggere gli interessi economici dei partecipanti al mercato dell’informazione, creando ulteriori opzioni economiche e realizzando altre misure legali e organizzative che possano garantire lo sviluppo progressivo dello spazio informativo nazionale.

Quarto. Al fine di creare meccanismi legali efficaci per estendere il ruolo dei mass media a servizio del controllo pubblico e parlamentare sulle attività degli organi del potere statale e governativo, e per avvicinare le autorità e la società, è opportuno adottare emendamenti e integrazioni alla legge “Sui mass media”, “Sui principi e garanzie della libertà di informazione” e su altri atti legislativi, che possano in particolare stabilire un insieme di misure per rafforzare l’attività dei servizi informazione degli organi statali e delle associazioni pubbliche, come pure delle strutture di informazione. E’ necessario definire i meccanismi legali per stabilire i termini ridotti per l’esame delle richieste di informazioni dei mass media, rafforzare la responsabilità amministrativa delle entità giuridiche e dei pubblici ufficiali che non rispettino quanto stabilito dalla legge nella sfera dell’accesso alle informazioni, e altre misure.

E’ anche necessario usare estensivamente le ultime tecnologie di informazioni e comunicazione nella costruzione del sistema statale e sociale, dato che giocano un ruolo importante nel processo di modernizzazione politica.

L’applicazione di questi compiti potranno essere facilitati se noi miglioreremo ulteriormente la legge “Sulle telecomunicazioni”, elaborando un programma di stato per passare alla televisione e radiofonia digitale, con lo scopo di costruire le infrastrutture di diffusione digitale e un efficace sistema di regolamentazione legale dell’attività di diffusione in formato digitale.

In generale, l’applicazione delle misure menzionate aiuterà il rafforzamento del ruolo dei mass media nel sistema delle istituzioni della società civile e la piena realizzazione dei diritti costituzionali dei cittadini sui temi della libertà di espressione e libertà di scelta.

IV. Garantire la libertà di scelta e lo sviluppo della legislazione elettorale in Uzbekistan

I principi di libertà di scelta e di espressione della volontà e, innanzitutto, il diritto costituzionale di ogni cittadino al voto e all’essere eletto nei corpi rappresentativi del potere statale sono le fondamenta del nostro modello di stato nazionale. Le elezioni rappresentano un aspetto cruciale di quanto democratiche siano le norme di legge del paese, un attributo inalienabile di democrazia e di stato di diritto e la principale forma di espressione della volontà popolare e del coinvolgimento dei cittadini nel governo dello Stato e della società.

A questo proposito, nel corso dell’ultimo periodo profondi cambiamenti sono stati presi nell’ambito della creazione e dello sviluppo di un sistema elettorale efficiente e democratico.

Gli emendamenti e le integrazioni adottate alla costituzione nel 2003 e nel 2008, la legge Sulle garanzie dei diritti degli elettori”, la nuova versione della legge “Sulle elezioni nell’Oliy Majlis della Repubblica dell’Uzbekistan”, “Sulle elezioni dei rappresentanti nei consigli regionali, distrettuali e cittadini Kengashes”, “Sulle elezioni del Presidente della Repubblica dell’Uzbekistan” e altri atti legislativi approvati durante questo periodo, hanno sviluppato le basi legali che garantiscono una graduale e coerente liberalizzazione del sistema elettorale nazionale, armonizzando le elezioni del parlamento bicamerale con i dettami di legge e riconoscendo in generale i principi e le norme internazionali.

Queste leggi garantiscono il principio della tenuta delle elezioni dei corpi rappresentativi di potere esclusivamente su base multipartitica; che le candidature per il Presidente della nazione e per i parlamentari della Camera legislativa siano nominati da partiti politici, e che i candidati per deputati dei consigli locali Kendashes siano nominati da partiti politici a livello locale. La pratica di nominare i candidati parlamentari da corpi esecutivi del potere statale è stata eliminata e questo è stato un grande passo in avanti sulla strada dell’intensificazione delle riforme democratiche nel nostro paese.

Un evento di enorme importanza è stato l’adozione di emendamenti alla legislazione elettorale. Sulla loro base, alla Commissione Elettorale Centrale viene data piena autorità di preparare e tenere le elezioni, che è una pratica rara nella maggioranza dei paesi sviluppati. Secondo la legge, ogni tentativo di interferire sulla campagna elettorale da parte di membri dello stato, autorità e associazioni pubbliche sarà perseguito.

In prossimità delle elezioni del 2009 la Commissione Elettorale Centrale ha elaborato il Concetto sulla preparazione e sulla tenuta delle elezioni dei rappresentanti dell’Oliy Majlis della Repubblica dell’Uzbekistan, dei Consigli regionali, distrettuali e cittadini Kengashes. La realizzazione del Concetto, che gli osservatori stranieri hanno valutato come un “documento unico”, al fine di rispettare i diritti costituzionali in materia della libertà di scelta dei cittadini e della libera espressione, ha garantito la tenuta di elezioni in piena conformità con i requisiti di legge, con un’attiva partecipazione di partiti politici e senza interferenze nel processo elettorale da parte del potere statale nella capitale e a livello locale.

La legge non ha consentito privilegi e preferenze ai partecipanti della campagna elettorale.

In accordo con quanto stabilito dalla Costituzione della Repubblica dell’Uzbekistan, le elezioni del Presidente, del Parlamento e dei corpi di rappresentanza locali del potere statale sono ora tenuti nello stesso giorno per legge, cioè la prima domenica della terza decade di dicembre, nell’anno di scadenza dei loro poteri costituzionali.

Gli emendamenti alla legge elettorale del 2008 sono diventati un importante passaggio nello sviluppo del sistema elettorale. Con l’aumento del numero dei parlamentari da 120 a 150, dei quali 135 deputati eletti da partiti politici, 15 posti nella Camera Legislativa sono stati destinati ai deputati del movimento ecologico dell’Uzbekistan, vista la sempre maggiore importanza e urgenza delle questioni ambientali. La legge prevede norme che assicurino ulteriormente la liberalizzazione del processo elettorale.

Il termine necessario di sei mesi previsto per la registrazione dei partiti politici è stato ridotto da sei a quattro mesi.

Il numero di firme di elettori necessarie per l’accesso dei partiti politici alle elezioni è stato ridotto da 50.000 a 40.000 firme di cittadini.

Il numero di fiduciari dei candidati per deputato è stato aumentato da 5 a 10. C’è una nuova istituzione nella legislazione elettorale – il rappresentante autorizzato del partito politico con il diritto di partecipare nell’esame della corretta compilazione delle liste di iscrizione e di conteggiare i voti nei collegi elettorali.

Ci sono anche nuove norme per garantire una maggiore trasparenza nel lavoro delle commissioni elettorali per la preparazione e le tenuta delle elezioni.

Un osservatore da un partito politico, rappresentanti dei mass media e osservatori stranieri e dalle organizzazioni e movimenti internazionali, hanno il diritto di partecipare ad ogni fase della preparazione e tenuta delle elezioni, essere presenti all’interno delle sedi elettorali nel giorno delle elezioni e durante lo scrutinio.

Il sistema elettorale è diventato un fattore che ha fatto progredire l’attivismo sociale e politico delle donne e il loro ruolo nella sfera della costruzione dello stato e della società. La norma introdotta nella legge elettorale garantisce ora che il 30% delle candidature dei partiti politici per i posti in parlamento devono essere coperte da donne.

L’applicazione di questa norma nel corso delle elezioni del 2009 ha garantito l’elezione in parlamento di 33 donne nella camera bassa, ovvero il 22% sul totale del numero di deputati, mentre 15% dei membri del Senato sono donne. Oggi nei corpi rappresentativi regionali le donne rappresentano il 20% del totale dei rappresentanti.

Allo stesso tempo, essendo il sistema elettorale la componente più importante delle riforme democratiche e della modernizzazione del paese, esso viene costantemente sviluppato, ed è appunto l’esperienza e la pratica accumulate durante le ultime elezioni che mettono all’ordine del giorno le questioni relative a un ulteriore democratizzazione del sistema elettorale.

A questo riguardo, è opportuno realizzare le seguenti iniziative legislative.

Primo. Si propone di introdurre degli emendamenti e delle integrazioni all’articolo 27 della legge “Sulle elezioni nell’Oliy Majlis della Repubblica dell’Uzbekistan” e all’articolo 25 della legge “Sulle elezioni dei rappresentanti nei consigli regionali, distrettuali e cittadini Kengashes”.

Questo è condizionato principalmente dal fatto che con un confronto più duro tra i partiti, le forme e i metodi delle campagne elettorali stanno diventando più varie ed estese. A questo proposito, la legge elettorale dovrà prevedere norme per migliorare l’efficienza dei meccanismi di assicurazione di uguali opportunità per tutti i candidati e partiti politici nel corso della tenuta di questa importante fase della campagna elettorale.

E’ necessario dare una chiara definizione della nozione di “propaganda elettorale” e definire per legge le condizioni, le forme e i metodi della sua tenuta ammessi.

Queste pratiche vengono vastamente utilizzate nelle leggi elettorali di vari paesi democratici.

Secondo. E’ opportuno prevedere una norma nell’articolo 27 della legge “Sulle elezioni nell’Oliy Majlis della Repubblica dell’Uzbekistan” secondo la quale è vietato fare propaganda elettorale non solo durante il giorno delle elezioni ma anche nel giorno precedente le elezioni.

L’introduzione di questa norma, utilizzata nelle legislazioni di molti paesi stranieri sviluppati, permetterà agli elettori di avere ulteriore tempo per decidere e definire le proprie preferenze politiche, in altre parole, di prendere una decisione ponderata a favore di chi e di quale programma politico votare. Il perfezionamento delle legge a questo riguardo consentirà anche di eliminare possibili abusi e violazioni alla vigilia delle elezioni.

Terzo. Si propone di introdurre delle integrazioni all’articolo 41 della legge “Sulle elezioni nell’Oliy Majlis della Repubblica dell’Uzbekistan”, all’articolo 38 della legge “Sulle elezioni dei rappresentanti dei consigli regionali, distrettuali e cittadini Kengashes”. È risaputo che le commissioni elettorali locali devono spesso affrontare situazioni e problematiche che richiedono una più chiara determinazione dei termini, dell’ordine e delle procedure per la tenuta del voto anticipato nella legge. Questo sarebbe un altro passo in avanti nell’assicurare il diritto elettorale ai cittadini, la libertà di espressione della loro volontà, la trasparenza nel lavoro delle commissioni elettorali e per la prevenzioni di possibili violazioni alla legge elettorale.

Quarto. E’ opportuno introdurre una norma alla legge “Sulle elezioni nell’Oliy Majlis della Repubblica dell’Uzbekistan” e alla legge “Sulle elezioni dei rappresentanti dei consigli regionali, distrettuali e cittadini Kengashes” che preveda che “nei cinque giorni precedenti il giorno delle elezioni, nonchè nello stesso giorno di votazione, è proibito pubblicare (diffondere) i risultati dei sondaggi elettorali, di previsioni elettorali e altre ricerche relative alle elezioni che vengono tenute, includendo in questo la diffusione nei network di comunicazione ad accesso pubblico (includendo internet)”. Promulgare questa norma contribuirebbe a una maggiore protezione dei diritti dei votanti, eliminerebbe atteggiamenti preconcetti verso un certo candidato e la stessa possibilità di violare la legge elettorale a questo riguardo.

Quinto. Al fine di garantire l’apertura e la trasparenza delle elezioni dei deputati del movimento Ecologico dell’Uzbekistan alla Camera Legislativa dell’Oliy Majlis della Repubblica dell’Uzbeksitan è opportuno integrare l’articolo 6 della legge “Sulle elezioni nell’Oliy Majlis della Repubblica dell’Uzbekistan” che preveda il diritto degli osservatori ad essere presenti alle conferenze del movimento Ecologico dell’Uzbekistan sulle elezioni dei deputati alla Camera Legislativa.

L’applicazione delle sopracitate iniziative legislative contribuirà a una maggiore consapevolezza dei principi della libertà di scelta e di una maggiore democratizzazione del sistema elettorale del paese.

V. Istituire e sviluppare le istituzioni della società civile

Gli ultimi anni sono stati gli anni della formazione dinamica e dello sviluppo di varie istituzioni della società civile, di organizzazioni non governative che hanno goduto di un ampio seguito nel paese.

La definizione nella Costituzione dei principi di attività delle ONG a partire dai primi anni dell’indipendenza ha creato le condizioni per lo sviluppo di una estesa rete di associazioni non governative che hanno accolto gli interessi di strati differenti della popolazione. Ad oggi ci sono più di 5100 associazioni non governative in Uzbekistan che agiscono in varie sfere della vita, un numero più di 2.5 volte superiore rispetto al 2000. Il numero di punti di incontro e di strutture autogovernate - makhalla sono più di 10 mila. Tra esse vi sono organizzazioni pubbliche come il movimento pubblico dei giovani “Kamolot”, il comitato delle donne dell’Uzbekistan, il fondo “Soglom avlod uchun” (per una generazione sana), il Fondo degli Artisti dell’Uzbekistan, l’organizzazione pubblica “Nuroniy”, l’Associazione Nazionale delle ONG, e altre. Le istituzioni civili e le ONG stanno ora diventando un fattore importante di protezione dei valori democratici, dei diritti, delle libertà e degli interessi garantiti ai cittadini, creando inoltre le condizioni per i cittadini di sfruttare il loro potenziale, aumentare il loro coinvolgimento sociale ed economico e la loro cultura legale, e contribuendo a mantenere un bilanciamento tra gli interessi nella società.

Con lo sviluppo e il rafforzamento della loro autorità, le istituzioni della società civile hanno un ruolo più forte nel controllo pubblico sulle attività dello stato e delle autorità. Oggi le istituzioni di controllo pubblico e civile stanno diventando uno di più significativi elementi per garantire una effettiva interazione tra la società e il governo, rilevare le posizioni della popolazione e il suo atteggiamento verso le riforme in corso nel paese.

In Uzbekistan ci sono istituzioni nazionali sui diritti umani come il Difensore Civico, il Centro Nazionale dei diritti umani, l’Istituto per la valutazione della pubblica opinione, l’Istituto per il monitoraggio della legislazione corrente e molte altre organizzazioni.

Durante gli ultimi anni, nel corso del processo di rinascita democratica del paese, sono stati approvati più di 200 atti legislativi con lo scopo di rafforzare il ruolo e l’importanza delle istituzioni civili e per risolvere i problemi sociali ed economici urgenti dei cittadini.

L’approvazione della legge “Sulle garanzie dell’attività delle ONG” è stata di grande importanza nello sviluppo delle organizzazioni non governative all’interno del sistema delle istituzioni della società civile, garantendo ad esse una vera indipendenza. La legge ha avuto lo scopo di proteggere diritti e interessi legali, rafforzare il supporto organizzativo, legale, materiale e tecnico delle ONG.

Durante gli ultimi anni sono state approvate le leggi “Sui Fondi Sociali”, “Sulla beneficenza”, e il Decreto del Presidente della Repubblica dell’Uzbekistan “Sulle Misure di supporto allo sviluppo delle istituzioni della società civile in Uzbekistan”. Questi e molti altri documenti sono diventati uno stimolo tangibile per estendere l’attivismo sociale delle istituzioni della società civile.

L’adozione della risoluzione congiunta dei Kengashes (Consigli) della Camera Legislativa e del Senato dell’Oliy Majlis della Repubblica dell’Uzbekistan “Sulle misure per rafforzare il supporto alle ONG e alle altre istituzioni della società civile”, come anche l’istituzione del Fondo Sociale e della commissione parlamentare presso il supremo organo legislativo, che include i rappresentanti autorizzati delle ONG e delle organizzazioni pubbliche, deputati e impiegati responsabili delle strutture finanziarie, è diventato un evento chiave nello sviluppo della società civile in Uzbekistan.

Il lavoro della Commissione Parlamentare permette di garantire una distribuzione dei fondi del budget pubblico più trasparente, aperta, focalizzata, e, di grande importanza, democratica per il supporto del “terzo settore” e questo ha avuto un effetto positivo sul rafforzamento del potenziale organizzativo, tecnico ed economico delle operazioni delle ONG.

Solo negli ultimi tre anni il Fondo Sociale presso l’Oliy Mojlis ha allocato più di 11 miliardi di soms alla realizzazione di diversi progetti sociali iniziati dalle istituzioni della società civile.

Io credo che non c’è il bisogno di convincere nessuno che in una fase moderna dello sviluppo del paese, l’ulteriore consolidamento del ruolo delle ONG e delle altre istituzioni civili, senza esagerare, sta diventando un fattore vitale per raggiungere gli obbiettivi fissati di democratizzazione, formazione di una società civile e integrazione del nostro paese nella comunità internazionale.

L’adozione della legge “Sul partenariato sociale” potrà avere un profondo impatto nel garantire ulteriore sviluppo alle istituzioni della società civile, nel rafforzare il loro ruolo nel garantire maggiore trasparenza ed efficienza alle riforme in corso. La legge dovrà prevedere una chiara differenziazione tra i confini tra le ONG e le strutture governative e migliorare i meccanismi organizzativi e legali della loro interazione nella realizzazione di sviluppo sociale ed economico, nella risoluzione dei problemi umanitari, nella protezione dei diritti, delle libertà e degli interessi dei diversi strati della popolazione del paese.

E’ giunto il tempo per migliorare ulteriormente le fondamenta organizzativi delle istituzioni dei cittadini autogestite – makhalla, estendendo le loro funzioni e garantendo una stretta interazione con i poteri dello stato e il governo.

La realizzazione di questo compito potrà essere facilitato introducendo degli emendamenti e delle integrazioni alla legge della Repubblica dell’Uzbekistan “Sulle strutture autogestite dai cittadini”, con lo scopo di portare i makhall ad essere al centro della protezione sociale della popolazione, sviluppando l’iniziativa imprenditoriale privata e le attività economiche famigliari, come pure estendere maggiormente le sue funzioni nel sistema di controllo pubblico sulle attività delle strutture del governo statale.

Viene anche proposto di adottare emendamenti e integrazioni alla legge della Rebubblica dell’Uzbekistan“Sulle elezioni del presidente (aksakal) delle riunioni dei cittadini e dei suoi consiglieri”, che dovrà prevedere misure per l’ulteriore miglioramento del sistema di elezione del presidente delle strutture autogestite dai cittadini, garantire la elezione degli aksakals e dei loro consiglieri scegliendoli tra i cittadini più rispettabili, e aggiornare l’importanza e il ruolo dei makhalla nella promozione della consapevolezza sociale dei cittadini.

E’ giunto il tempo di adottare la legge “Sul controllo pubblico nella Repubblica dell’Uzbekistan” allo scopo di creare un meccanismo sistematico ed efficace di controllo da parte delle società e delle istituzioni civili sulla realizzazione delle leggi da parte dello stato e del governo. Nella legge dovremo definire i tipi, le forme e l’oggetto del controllo pubblico, l’oggetto del controllo e dei meccanismi legali della sua realizzazione, come pure le condizioni in cui il pubblico ufficiale sia responsabile per la mancata applicazione della legge nella sua sfera di influenza.

A questo proposito, è essenziale elaborare un programma nazionale di azione nella sfera dei diritti umani che possa definire le misure del controllo pubblico sull’osservanza della legge, innanzitutto da parte delle strutture di tutela dell’ordine pubblico e di controllo, nella sfera della protezione dei diritti umani e delle libertà, in quella della formazione della cultura dei diritti umani, etc.

E’ anche necessario introdurre emendamenti e integrazioni al Codice della Repubblica dell’Uzbekistan“Sulla responsabilità amministrativa” che provveda a rafforzare la responsabilità degli ufficiali statali in caso di mancato rispetto della legge che definisce i diritti delle ONG in diversi aspetti della costruzione statale e sociale e nello sviluppo sociale ed economico delle regioni.

E’ molto importante definire un insieme di leggi che creino le basi legali per la partecipazione delle ONG nella realizzazione dei programmi statali nei settori della salute pubblica, la protezione dell’ambiente, l’occupazione specialmente tra i giovani, la protezione sociale dei gruppi svantaggiati della popolazione, e altri problemi di grande rilevanza sociale.

In particolare, è giunto il tempo di preparare il disegno di legge “Sul controllo ecologico”, allo scopo di definire il ruolo e la posizione delle ONG nell’ambito della protezione ambientale, come pure altri atti legislativi al riguardo.

VI. Ulteriore approfondimento delle riforme democratiche di mercato e per la liberalizzazione dell’economia

Nella fase iniziale dello sviluppo indipendente del paese (nel periodo dal 1991 al 2000) la nostra attenzione nella realizzazione delle riforme su larga scala fu principalmente rivolta alla distruzione del sistema di amministrazione e direzione centralizzato e alla creazione delle condizioni necessarie per la formazione delle fondamenta e, prima di tutto, della base legislativa dell’economia di mercato.

Nel novero delle leggi e degli atti normativi adottati inizialmente di maggior importanza entrano: il Codice civile, sulla terra, fiscale, doganale e le leggi “Sulla destatalizzazione e privatizzazione”, “Sulle banche e attività bancarie”, “Sugli investimenti stranieri”, “Sulle garanzie e misure di tutela dei diritti di investitori stranieri”.

Nella fase successiva delle nostre riforme, vi è stata l’elaborazione e la realizzazione delle leggi come quelle “Sulla garanzia delle libertà dell’attività imprenditoriale”, “Sull’azienda privata”, “Sulla regolazione del cambio”, “Sull’attività di commercio con l’estero”, “Sull’azienda agricola”, la nuova versione del Codice fiscale e complessivamente 400 leggi adottate al fine di riformare l’economia; queste non solo hanno costituito una solida base giuridica per l’ulteriore liberalizzazione e modernizzazione dell’economia, ma sono anche state garanti dell’irreversibilità delle riforme di mercato in corso.

Allo stesso tempo, l’analisi oggettiva, la logica e la coerenza delle nostre riforme, la valutazione della loro conformità alle ultime normative di mercato, rappresentano una necessità impellente per un ulteriore approfondimento, perfezionamento e liberalizzazione del sistema di gestione dell’economia.

In primo luogo dobbiamo consolidare i diritti e la tutela della proprietà privata, creare un sistema di garanzie sicure, nell’ambito delle quali qualsiasi proprietario privato possa essere sicuro che la proprietà privata acquisita o creata legalmente sia intangibile. Ogni imprenditore dovrà sapere che potrà, senza aver paura, investire nella propria attività, ampliare l’attività di produzione, aumentare i volumi di produzione e gli introiti ottenuti, possedere, utilizzare, gestire la sua proprietà tenendo conto che lo stato tutela diritti legali del proprietario privato. A tal fine è necessario elaborare e adottare la Legge “Sulla tutela della proprietà privata e sulle garanzie dei diritti di proprietari” che fisserebbe le garanzie base dello Stato nei confronti della proprietà privata che costituisce la base dell’economia di mercato.

L’elaborazione e l’adozione della Legge “Sulle procedure di rilascio delle autorizzazioni nel settore dell’attività imprenditoriale” avrà una grande importanza per il perfezionamento del sistema di gestione e per l’eliminazione di barriere burocratiche eccessive. Dobbiamo definire chiaramente l’elenco, strettamente limitato, e le tipologie delle procedure di rilascio delle autorizzazioni necessarie per le operazioni imprenditoriali, riducendo decisivamente quelle ecessive e stabilendo il divieto legislativo all’introduzione di nuove tipologie di autorizzazioni e di procedure di rilascio delle autorizzazioni non previste dalla legge.

Per aumentare il numero delle piccole e medie imprese e intensificare le attività imprenditoriali è giunto il tempo di definire in modo legislativo una nuova forma organizzativa e giuridica dell’attività imprenditoriale – quella gestita dalla famiglia. Questa forma di organizzazione dell’attività imprenditoriale nel nostro paese è completamente conforme alle tradizioni nazionali della gestione dell’attività imprenditoriale e alla realtà oggettiva dell’attività economica. Sono sicuro che la creazione della base legislativa della sua organizzazione permetterà di aumentare le garanzie giuridiche dell’attività imprenditoriale gestita dalla famiglia, creare le condizioni necessarie per uno sviluppo veloce e ampio di essa in diversi settori dell’economia e per la creazione di nuovi posti di lavoro.

Il nostro sistema finanziario e bancario ha dimostrato la sua stabilità e sicurezza nel periodo della crisi economica e finanziaria. Allo stesso tempo il suo ulteriore consolidamento è legato anche al fatto che viene attirato capitale privato nel settore bancario e finanziario grazie alla formazione delle basi legislative per la creazione di banche private e le istituzioni finanziarie come quelle di leasing, società di assicurazione, cooperative di credito, organizzazioni di microfinanza basate sulla proprietà privata. Queste iniziative contribuiranno all’ampliamento della concorrenza e all’aumento della qualità del servizio ai clienti sul mercato dei servizi bancari e finanziari, creerà le condizioni necessarie per lo sviluppo di una infrastruttura sofisticata e di mercato, che risponda agli standard internazionali più alti.

Rendendo omaggio a un lavoro immenso effettuato negli anni precedenti per formare una base giuridica sicura per le riforme di mercato, dobbiamo riconoscere però che molte leggi esistenti devono essere reviste seriamente, considerando la prassi della loro applicazione e nuove realtà di sviluppo delle relazioni di mercato nel paese.

Ad esempio, da noi praticamente tutte le unità di produzione sono state create come società per azioni, però ci poniamo la domanda – in quale misura le società per azioni lavorano in conformità al loro status e in quale misura loro utilizzano i loro diritti. Quali meccanismi si devono introdurre per far sì che le società per azioni lavorino in conformità al loro status di mercato. A questo proposito è necessario rivedere con un atteggiamento critico, elaborare e adottare una nuova versione della Legge “Sulle società per azioni e tutela dei diritti degli azionisti”, definendo in modo più chiaro i poteri, i diritti e le responsabilità delle strutture a gestione e controllo cooperativo al fine di aumentare il ruolo e rilievo di consigli di vigilanza, le riunioni plenarie e i collegi sindacali delle società per azioni, garantire maggiori garanzie per gli azionisti minoritari, ampliare l’accesso di tutti gli azionisti e potenziali investitori alle informazioni sull’attività delle società per azioni.

Rimane attuale la questione sull’adozione delle leggi che possano garantire l’ulteriore ampliamento delle dimensioni del ruolo e della quota delle piccole e medie imprese nell’economia del paese e, in primo luogo, dell’attività imprenditoriale privata.

Nonostante quest’anno l’incidenza delle piccole e medie imprese nel PIL sia del 50%, comunque esse non hanno un ruolo guida nel settore dell’economia reale, in primo luogo nell’industria. Per risolvere questa questione è necessario elaborare una nuova versione della Legge “Sulle garanzie di libertà dell’attivita imprenditoriale” in cui vengano previsti i seguenti aspetti: semplificazione dell’accesso per la creazione delle piccole e medie imprese e le unità di iniziativa imprenditoriale privata, la concessione di maggiore libertà per la loro attività, l’incentivazione di questo settore per mezzo di meccanismi come il finanziamento a credito, l’accesso alle risorse, la concessione delle commesse pubbliche e di nuovi privilegi per la vendita dei loro prodotti, passando gradualmente all’adozione della forma della dichiarazione dei reditti annuale conforme alla prassi internazionale, semplificando ulterioramente il sistema di rendiconto finanziario e statistico, inclusa la loro trasmissione in forma elettronica alle strutture pubblice competenti.

La legge antitrust gioca un ruolo importante nello sviluppo della concorrenza che costituisce la base delle relazioni di mercato. Però la legge in vigore da noi “Sulla concorrenza e limitazione dell’attività di monopolio sul mercato dei prodotti” è obsoleto e non risponde ai requisiti attuali. Dobbiamo elaborare e adottare una nuova legge “Sulla concorrenza”, in cui introdurre le norme che regolamentino le attività di monopolio non solo sui mercati dei prodotti, ma anche quelli finanziari, le norme sulla regolazione antitrust delle compravendita in borsa, semplificare le procedure di controllo e regolazione delle fusioni, delle annessioni e dell’acquisto delle azioni.

Oggi il settore non statale costituisce più dell’80% del PIL del paese. Bisogna riconoscere che la legge “Sulla destatalizzazione e privatizzazione”, adottata già nel 1991, necessita la revisione e l’adozione di una nuova versione, nonostante il fatto che nel periodo precedente siano stati consolidati più di 80 atti legislativi.

Bisogna continuare ad aumentare l’incidenza del settore non statale e attirare investitori privati nei settori guida dell’economia, conservando la partecipazione di controllo dello stato, o la golden share nei settori e nelle imprese strategiche del paese. Bisogna anche prevedere l’apertura e la trasparenza della privatizzazione, l’ampliamento della partecipazione del settore privato nei processi di privatizzazione, l’assicurazione dell’accesso alla pari alla privatizzazione per tutte le categorie di investitori potenziali.

Per sviluppare le leggi basilari sopraindicate bisognerà adottare anche altre diverse leggi che contribuiranno ad effettuare un ulteriore passo avanti sulla via dell’economia di mercato libero, come ad esempio “Sull’attività degli uffici di credito e scambio delle informazioni su crediti”, “Sul registro ipotecario”, “Sull’attività di agenti immobiliari”, “Sui fondi di investimento e quota”, “Sulle innovazioni e sull’ammodernamento dell’economia” e altre leggi, richieste dalla logica e dinamica delle riforme di mercato in corso in Uzbekistan.

Nella definizione delle prospettive e priorità più importanti della crescita economica del paese bisogna prestare una particolare attenzione alla crescita della domanda interna. La realizzazione di questo aspetto nel programma anticrisi sulla neutralizzazione delle conseguenze della crisi finanziaria ed economica mondiale nel corso degli anni passati ha pienamente giustificato sè stessa.

Partendo da questo assunto, il nostro obiettivo più importante per il futuro prossimo è continuare a fare quello che abbiamo già iniziato a fare, cioè prestare una particolare attenzione all’ulteriore aumento della domanda interna da parte della popolazione, in primo luogo per mezzo dello sviluppo del settore sociale e terziario, realizzando i progetti di nuove infrastrutture, di trasporti e comunicazioni e aumentando gradualmente i salari.

Egregi partecipanti della riunione, egregi deputati, in conclusione vorrei esprimere la mia fiducia nello sviluppo e l'attuazione dello specifico programma d’azione a lungo termine realizzato dall’Oliy Majlis per proseguire con il processo di riforma e di modernizzazione dell’Uzbekistan, che abbiamo iniziato circa 20 anni fa, di cui base sarà il Concetto dell’ulteriore approfondimento delle riforme democratiche e della formazione di una società civile del paese.

Mi rivolgo a voi con un appello di fare tutto il necessario per garantire che l’orientamento verso la riforma e il rinnovamento diventi l'obiettivo comune per mobilitare tutta la nostra società, tutti coloro che vivono oggi sulla nostra terra benedetta.