14/10/10 Storico “incontro di Amicizia italo-uzbeko” a Tashkent

Дата публикации: Feb 09, 2012 1:31:44 PM

STORICO “INCONTRO DI AMICIZIA ITALO-UZBEKO” A TASHKENT

Si è svolto il 30 settembre a Tashkent, capitale della Repubblica dell'Uzbekistan, la perla dell'Asia centrale, il primo storico “ incontro di Amicizia italo-uzbeko”.

Protagonisti dell'evento sono stati i fratelli Ivan, Pavel, Elena e Irina NENNO di Tashkent, che hanno incontrato l' avv. Vittorio Giorgi, cultore di storia dell'emigrazione ed esperto in cooperazione con l'Uzbekistan. I fratelli NENNO vantano antichi legami con l'Italia.

Tutto comincia alla metà del 1800, quando circa duemila italiani dalla Puglia, Liguria e Campania si trasferirono nell 'allora Russia zarista per lavorare le fertili terre vicino la città portuale di Kerch, in Crimea. Nel 1942, in piena Seconda guerra mondiale, tutti gli italiani residenti a Kerch (uomini, donne, bambini) vennero deportati in Kazakistan, per ordine di Stalin, con l'accusa di popolo traditore. Circa due terzi morirono nel tragitto effettuato in carri piombati, per fame e malattie, oppure nei luoghi di destinazione per il freddo e i maltrattamenti. Finita la guerra, dopo la denuncia dei crimini staliniani ad opera di Kruscev, la maggior parte ritornò in Crimea, dove però ogni loro bene era stato confiscato e mai più restituito, alcuni restarono in Kazakistan, altri invece si spostarono in Russia e in Uzbekistan.

E proprio a queste vicende storiche si ricollegano i fratelli NENNO, nati alla fine degli anni ‘40 in Kazakistan, dove i loro genitori erano stati deportati, e poi trasferitisi in Uzbekistan.

Animato da finalità umane e culturali, l'incontro di Amicizia si è svolto a Tashkent nella residenza privata dell' Ambasciatore Italiano Giovanni Ricciulli, che ha dato il benvenuto con un piacevole rinfresco, dimostrando grande sensibilità e disponibilità.

Nel corso dell'incontro è poi giunto da Rapallo, via telefono, il caloroso saluto del prof. Giulio Vignoli, autore del libro “L'olocausto sconosciuto. Lo sterminio degli italiani di Crimea” e promotore dell'incontro, che anche a nome di Giulia Giacchetti Boico (coautrice del libro e presidente di Cerkio, associazione degli Italiani di Kerch) ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo straordinario evento.

Al termine i fratelli NENNO hanno dichiarato che si è trattato del loro primo contatto con l'Italia e gli italiani, ed hanno poi espresso il desiderio di poter visitare la Terra dei loro antenati ed imparare la lingua italiana. Possa questo loro desiderio diventare realta!