Tesi della lettera del Primo ministro dell’Uzbekistan

Дата публикации: Apr 05, 2012 1:14:41 PM

Primo. L’uscita dell’Uzbekistan dal cosidetto “Sistema di energia unificato dell’Asia Centrale” è legata al fatto che, in primo luogo, esso fu creato nel periodo sovietico, come una parte del sistema di energia unificato dell’URSS, e nei tempi post-sovietici ha mostrato la sua incapacità di funzionare a causa dell’assenza dei meccanismi per la sua ordinaria gestione effettivi, portando al pericolo di un incidente di origine antropica, nonché a causa di continui prelievi di energia elettrica abusivi del Tagikistan dai paesi vicini. In secondo luogo, l’Uzbekistan ha preso tale decisione dopo il Turkmenistan ed il Kazakistan, i quali prima, uno dopo l’altro, avevano dichiarato la loro uscita dal “Sistema di energia unificato dell’Asia Centrale”.

Secondo. Per quanto riguarda la comunicazione ferroviaria bisogna sottolineare che l’Uzbekistan, negli anni dell’indipendenza, ha assicurato a tappe consecutive e continua ad assicurare un transito di carichi tagiki ininterotto sulla rete delle proprie ferrovie. Una breve sospensione dello transito di carichi sul tronco Galaba-Amuzang è stata dovuta agli eventi tragici, a Lei noti, che hanno avuto luogo a novembre 2011.

Bisogna, inoltre, tenere conto del fatto che il totale logoramento del piano di posa della ferrovia, costruito più di 50 anni fa, e i ricorrenti incidenti non permettono di utilizzare la sua potenzialità per più del 10% e di assicurarne l’ulteriore sfruttamento senza pericoli.

Tuttavia, nonostante queste circostanze, tutti i carichi con destinazione verso la parte di Khatlon della ferrovia del Tagikistan vengono trasmessi senza ostacoli alle altre parti della ferrovia del Tagikistan attraverso lo snodo di Kudukli, e non ci sono ritardi nel proseguimento dei carromerci in questa direzione.

Terzo. C’è la necessità, inoltre, di informare che l’aumento delle tariffe è una misura di risposta ed obbligata per l’amministrazione delle ferrovie dell’Uzbekistan dato che l’amministrazione delle ferrovie del Tagikistan GUP “Rokhi okhani Tochikiston” ha aumentato le tariffe di più volte: nel 2011 – di 3 volte, nel 2012 del 40%. Allo stesso tempo in un periodo analogo l’aumento dalla parte GAJK “Uzbekiston temir jullari” ha costituito rispettivamente solo il 30% ed il 32%.

Bisogna segnalare che l’aumento delle tariffe è stato condizionato anche dall’aumento dei prezzi, fatto più di una volta, sul materiale rotabile, sui pezzi di ricambio, sulla componenistica e sui carburanti e lubrificanti, nonché delle spese di manutenzione.

Quarto. Relativamente alle forniture di gas naturale: AK “Uztransgaz” ha interamente effettuato le sue consegne di contratto del gas naturale previste per l’anno in corso, in quantità di 45 millioni metri cubi garantite alla OAO “Tagiktransgaz”, e la presente questione è oggetto di interazione tra le entità economiche come è di consuetudine nella prassi internazionale.

Alla parte tagika deve essere perfettamente noto che a causa del funzionamento del sistema di gasdotto turkmeno e uzbeko - separatamente uno dall’altro - il transito del gas turkmeno attraverso il territorio dell’Uzbekistan non risulta possibile.

Quinto. Nel corso della fase più acuta della guerra civile in Tagikistan negli anni 1992-1996, le forze di tutela dell’ordine pubblico dell’Uzbekistan sono state costrette a collocare mine (per giunta sul territorio della Repubblica dell’Uzbekistan) sui singoli tratti di alta montagna della frontiera nazionale dall’altezza di non meno di 3,5 km, laddove si era presentato il pericolo di infiltrazione di gruppi banditeschi, nonché di un flusso incontrollato del narcotraffico sul territorio dell’Uzbekistan, mentre la comunicazione ordinaria viene effettuata lungo tratti di confine concordati per il passaggio, non suscitando nessuna lamentela da entrambe le parti.

Sesto. Il regime dei visti tra la Repubblica dell’Uzbekistan e la Repubblica del Tagikistan è stato stabilito nell’anno 2000 sulla base del sottoscritto accordo intergovernativo sui viaggi reciproci dei cittadini, in conformità con le norme del diritto internazionale comunemente accettate.

I fatti esposti sopra confermano ancora una volta che la posizione del governo e delle correspettive entità economiche dell’Uzbekistan sulle questioni indicate nel Suo appello è del tutto giustificata, corrisponde interamente alle norme del diritto internazionale, e qualunque pretesa dalla parte tagika non ha nessun fondamento.