Conformità della legislazione uzbeka sui mass media con gli standard internazionali

Дата публикации: Jun 21, 2018 6:28:50 PM

Il diritto alla libertà di manifestazione del pensiero è uno dei diritti umani più importanti. L’accesso all’informazione e la possibilità di analizzarla, usarla e divulgarla rappresentano il valore e la condizione principale dello sviluppo umano nella società moderna.

L’Uzbekistan ha creato tutte le condizioni per garantire la libertà di parola, il pluralismo delle opinioni, l'espressione libera del pensiero delle persone. Lo confermano lo sviluppo dinamico e l’operato di circa 1,5 mila media, di cui oltre il 60% non governativi. Solo negli ultimi anni sono stati riattivati i canali statali come “Madaniyat va Marifat”, “Dunyo Boylab”, “Navo”, “Oilaviy”, “Diyor”, “Bolajon”, “Mahalla”, “UzHD” e canali indipendenti dal governo “Milliy TV”, “Uzreport TV”, “ZOR TV”, “Sevimli”, “MY5”. Questi canali trasmettono in tutto il paese, rappresentando l’intera gamma di opinioni e convinzioni, la propria visione e l’atteggiamento nei confronti degli eventi più importanti.

La base legislativa sviluppata rappresenta il principale garante della libertà di attività dei media nel nostro paese. La Costituzione della Repubblica dell'Uzbekistan stabilisce il diritto di ognuno alla libertà di pensiero, parola, credo, ricerca, ricezione e diffusione di qualsiasi informazione. Sono state adottate più di venti leggi per sviluppare queste norme: “Sui mass media”, “Sulle garanzie e libertà d’accesso alle informazioni”, “Sui principi e garanzie di libertà d’informazione”, “Sulla tutela delle attività professionali dei giornalisti, sul diritto d'autore e sui diritti connessi”, “Sulle telecomunicazioni”, “Sulla comunicazione postale”,”Sullo spettro delle frequenze radio”, “Sull'informatizzazione”, “Sulla pubblicità "e altri.

È importante il fatto che le leggi speciali, che regolano le attività dei media, creino un sistema integrale di atti giuridici, garantendo una certezza legale nelle relazioni nel settore e facilitando la realizzazione della libertà dei media. In questo caso l'Uzbekistan ha seguito l'esempio di paesi come l’Austria, la Germania, la Svezia, le cui costituzioni prestano particolare attenzione alla libertà dei media, e dove viggono le leggi speciali sulla stampa. Tuttavia, la mancanza d’integrità della legislazione in alcuni paesi complica fortemente le attività dei media.

Sussidi statali, ordini sociali e sovvenzioni, il sostegno delle istituzioni non governative allo sviluppo dei media, come il Fondo per il sostegno e lo sviluppo dei media e delle agenzie di stampa indipendenti, l’Associazione nazionale dei media digitali, l’Unione creativa dei giornalisti e altre organizzazioni sono altrettanto importanti per la libertà della sfera dell’informazione. Negli ultimi anni per lo sviluppo del settore sono stati stanziati oltre 16 miliardi di sum dal bilancio statale.

Inoltre, ampie agevolazioni fiscali e doganali concesse ai media consentono loro di gestire annualmente milioni e miliardi di sum per rafforzare ulteriormente l'autonomia economica e l'indipendenza dei media, aumentandone la competitività.

Si semplifica di anno in anno la procedura per la registrazione, la concessione di licenze, la sospensione o la cessazione delle attività dei media, amplificando diritti e obblighi del fondatore, editore, giornalista.

In particolare, è stata revocata la restrizione della legislazione nazionale che non consentiva la registrazione dei media con la sede del fondatore o dell'editore o di uno di essi fuori dal paese. Le persone fisiche e giuridiche della Repubblica dell'Uzbekistan hanno il diritto di stabilire i media nel paese. Non è consentita l’istituzione di mass media da parte delle persone giuridiche, se nel fondo statutario la quota degli investimenti esteri, è pari o superiore al trenta percento. Concessione a tutti i media, indipendentemente dalla loro forma di proprietà, di stessi diritti e poteri, garanzie di libera attività corrisponde alle migliori pratiche e si differenzia favorevolmente dall'esperienza di altri paesi che limitano il diritto dei cittadini stranieri o delle imprese a istituire un mezzo di comunicazione di massa.

Un chiaro consolidamento legislativo della procedura di cessazione d’attività dei media è di grande importanza nel garantire la loro libertà e le leggi uzbeke sono più liberali, rispetto ad alcuni paesi. La legge “Sui mezzi di comunicazione di massa” stabilisce, che la sospensione e la cessazione d’attività dei mezzi di comunicazione di massa avvenga solo secondo una decisione giudiziaria o il fondatore stesso, mentre in alcuni paesi i media possono essere chiusi con la decisione delle autorità di registrazione o dipartimento della sfera.

La Costituzione dell'Uzbekistan e la legge “Sui principi e garanzie di libertà d’informazione” consolidano la tutela dei diritti di ricerca, richiesta, ricezione, diffusione, utilizzo e archiviazione delle informazioni. Secondo le leggi adottate negli ultimi anni: “Sull’attività aperta delle autorità e della gestione dello Stato”, “Sul governo elettronico” e altri, gli enti statali e le associazioni pubbliche hanno l’obbligo di garantire a ognuno l'accesso alle informazioni che riguardano i diritti, le libertà e gli interessi legittimi.

Tuttavia, la libertà d’accesso alle informazioni non può essere assoluta, soprattutto se interessa concetti importanti come la sicurezza pubblica, la reputazione e la dignità delle persone. La Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali consente alcune restrizioni alla libertà di espressione necessarie al rispetto della sicurezza nazionale, dell'integrità territoriale, dell'ordine pubblico, della protezione della salute e della moralità, della reputazione e dei diritti altrui, per impedire la divulgazione di informazioni confidenziali o per garantire credibilità e imparzialità la giustizia.

È importante notare che in Uzbekistan, i siti Web e le pagine blog, a differenza di alcuni paesi sviluppati, si registrano dall'autorità di registrazione come un mezzo di comunicazione di massa e possono sfruttare pienamente i privilegi, le garanzie e le opportunità previste dalla legislazione per dei media e i giornalisti. Ad oggi, il paese conta circa 30.000 siti web operanti nel dominio “Uz”, di cui oltre 360 ​​operano come dei media digitali.

L'accesso ai siti web nel paese può essere limitato solo in caso, se il proprietario del sito web o il blogger viola la legge “ Sull’Informatizzazione” e consente l'uso del proprio sito web per:

- contenuti provocatori contro l'ordine costituzionale vigente, l’integrità territoriale del paese;

- messaggi propagandistici di guerra, violenza e terrorismo, idee di estremismo religioso, separatismo e fondamentalismo;

- diffusione d’informazione che provoca ostilità nazionali, razziali, etniche o religiose, oltre a screditare l'onore, la dignità o la reputazione dei cittadini, interferendo nella loro privacy.

La legislazione dell'Uzbekistan stabilisce anche la responsabilità dei giornalisti per la veridicità e l’affidabilità delle informazioni. La legge “Sulla tutela delle attività professionali dei giornalisti”, insieme ai diritti, stabilisce i doveri di:

- verificare l'affidabilità dei materiali preparati e pubblicare informazioni oggettive;

- osservare il principio della presunzione d’innocenza;

- rispettare i diritti e le libertà, l'onore e la dignità della persona.

Un giornalista non può utilizzare informazioni professionali per scopi personali, pubblicare fatti sulla vita privata di un individuo e utilizzare la registrazione audio e video senza il consenso della fonte d’informazione o dell'autore.

Questo è assolutamente corretto, specialmente in condizioni della globalizzazione, della formazione di una società dell'informazione, quando le questioni riguardanti l’osservanza dei diritti e degli interessi legittimi dei cittadini, la tutela del loro onore e dignità, contro l'interferenza nella vita privata, acquisiscono un’urgenza particolare. La legislazione del nostro paese prevede:

- le norme volte a garantire i diritti dei cittadini e delle persone giuridiche, proteggere la loro reputazione aziendale;

- la pena per diffamazione e insulti, divulgazione delle informazioni consapevolmente false che screditano la reputazione e la dignità dell’individuo.

La libertà d’espressione non può essere al di sopra del diritto umano al rispetto della reputazione e la dignità. Queste norme della legislazione uzbeka corrispondono pienamente agli atti giuridici internazionali e all'esperienza di altri stati democratici del mondo.