Economia

LO SVILUPPO ECONOMICO DELL'UZBEKISTAN NEL 2008

Nonostante la crisi globale e finanziaria, il paese ha raggiunto nel 2008, non solo il stabile funzionamento dell 'economia, ma anche la garanzia della sua stabile crescita. Così, nel 2008 il prodotto interno lordo è cresciuto e ammontato 109 per cento, il tasso di crescita nel settore industriale è ammontato 112,7, compresa la produzione di beni di consumo - 117,7 per cento, il settore dei servizi è cresciuto per 21,3 per cento.

In costante evoluzione, anche gli altri importanti settori dell'economia: la costruzione è aumentato per 8,3 per cento, il trasporto per 10,2, il settore di commercio 7,2 per cento. Nel settore agricolo, il tasso di crescita è ammontato per 104,5 per cento, il far provvista di cotone grezzo è per un importo di 3 milioni 410 mila tonnellate, il grano è stato prodotto per 6 milioni 330 mila tonnellate, compreso il frumento per 6 milioni 145 mila tonnellate.

Il bilancio statale è riempito oltre misura, al posto di prevista scarsità è stato ottenuto avanzo di 1,5 per cento del PIL.

In conseguenza della coerente e moderatamente rigida politica monetaria di credito è stato possibile fermare l'inflazione entro i previsti limiti a livello di 7,8 per cento in termini annui.

Il commercio estero è aumentato nel 2008 a 21,4 per cento, mentre le esportazioni di beni e servizi è aumentato a 28,7 per cento, che è un importante indicatore di affidabilità della bilancia dei pagamenti e la stabilità della nostra economia nel suo complesso.

Qualitativamente cambia la geografia dei rapporti commerciali esteri, anzitutto per un aumento del commercio con un crescente mercato asiatico.Tutti questi indicatori, in particolare la crescita nella esportazione dei finiti prodotti competitivi con un alto costo aggiunto mostrano non soltanto il crescente potenziale e le possibilità della nostra economia, ma servono anche come una importante direzione di ridurre la dipendenza delle esportazioni dagli effetti delle frequenti fluttuazioni dei prezzi mondiali per le materie prime.

Il principale fattore di accelerazione del cambiamento strutturale è stata la creazione di un clima favorevole agli investimenti. Nello sviluppo economico nel 2008 con tutte le fonti di finanziamento sono stati investiti 6,4 miliardi di dollari con un incremento rispetto all’anno 2007 al 28,3 per cento, e invece gli investimenti rispetto al PIL è ammontato 23,0 per cento.

Allo stesso tempo, circa 50 per cento dei tutti utilizzati investimenti sono stati indirizzati ad ammodernamento e riequipaggiamento tecnico di produzione.

In generale, per la Repubblica, a seguito della realizzazione del programma di investimento sono stati messi in funzione 423 impianti di produzione, compresi 145 per l'industria alimentare, 118 per l'industria di materiali da costruzione, 65 per l’industria tessile e leggera, 58 per il settore di agricoltura e silvicoltura, 13 per l’industria chimica e petrolchimica, 8 per il settore farmaceutica.

Il significato prioritario è stato dato alla costruzione e l'avviamento degli impianti delle attività sociali, che hanno consentito di ricostruire e di costruire 169 nuove scuole specializzate per 113,2 migliaia di nuovi posti e 23 licei accademici per 14,7 migliaia di nuovi posti. Sono state costruite 69 scuole e sono state ricostruite 582 scuole, 184 impianti per lo sport di bambini, 26 impianti sanitari rurali e 7240 mila quadrati metri di abitazioni e ecc.

Nel 2008 il settore imprenditoriale e delle piccole imprese ha avuto uno stabile sviluppo.

Sono state ridotte le aliquote d'imposta unica per microimprese e le piccole imprese da 10 a 8 per cento, a partire dal 2009, invece, fino 7 per cento. Di conseguenza, negli ultimi sei anni, il numero delle piccole imprese è aumentato di 1,9 e nel 2008 ammontava a circa 400 migliaia di euro.

Il peso specifico delle piccole imprese in PIL è salito da 45,5 nel 2007 a 48,2 per cento nel 2008. In questo settore è impegnato più di 76 per cento del totale dei lavoratori della popolazione.

Nel sistema bancario-finanziario, solo nell’anno scorso sono stati presi importanti decisioni per aumentare la capitalizzazione delle maggiori banche.

E’ stato adottato il Decreto del Presidente della Repubblica di Uzbekistan ad aumentare il fondo capitale di “Mikrokreditbanka”, che è uno dei principali punti di credito e di finanziamento delle piccole imprese e dell'imprenditoria privata.

Di conseguenza, attraendo risorse supplementari, il capitale totale delle banche della Repubblica rispetto al 2007 è aumentato di 40 per cento e entro il 2010 invece è destinato a raddoppiare.

Oggi, il livello di sufficienza del capitale del sistema bancario della Repubblica è quasi tre volte superiore a quello stabilito standard internazionali definiti dalle esigenze del Comitato internazionale di Basilea sulla vigilanza bancaria.

Il più importante risultato qualitativo dello scorso anno è stato ottenimento da parte del sistema bancario dell’Uzbekistan la reputazione "stabile", da uno dei influenti agenzie di rating del mondo "Moody's" in tre categorie: la stabilità del sistema bancario e finanziario, rating di deposito a lungo termine in valuta nazionale, rating di deposito a lungo termine in valuta estera.

Concludendo questa parte, vorrei sottolineare che il totale del debito estero dell’Uzbekistan per il 1 ° gennaio 2009 è di 13,3 per cento del PIL ed è caratterizzata da una classificazione internazionale come “meno di moderato”.