DELL’ULTERIORE APPROFONDIMENTO DELLE RIFORME DEMOCRATICHE
E DELLA FORMAZIONE DELLA SOCIETÀ CIVILE NEL PAESE
La Relazione del Presidente della Repubblica dell’Uzbekistan Islam Karimov Cari amici! Finisce l’anno 2010, siamo alla vigilia dell’anno 2011 - l'anno del 20° anniversario dell’Indipendenza dell'Uzbekistan. In relazione a questa memorabile data viene molto naturale di chiederci : come sono cambiate e come cambiano la qualità della nostra vita e l'immagine del paese, quali obiettivi abbiamo raggiunto nell’ultimo periodo, con quale ritmo stiamo avanzando sulla strada della costruzione di uno Stato aperto democratico con l'economia di mercato socialmente orientata, la formazione della societa’ civile. In breve, oggi ci poniamo il compito di dare una valutazione obiettiva del raggiungimento dello scopo a lungo termine che ci siamo posti – di far parte di una delle moderne nazioni sviluppate democraticamente, garantire al proprio popolo le condizioni di vita dignitose e un posto degno nella comunità mondiale. Come e’ noto, l'Uzbekistan dopo l'indipendenza nel 1991, abbandonando l’obsoleto regime totalitario amministrativo di pianificazione, ha scelto il proprio "modello uzbeko" di sviluppo. L'essenza e il contenuto del modello sviluppato e attuato oggi e’ il cambiamento e il rinnovamento radicale dell’ordinamento pubblico e costituzionale, l'attuazione di riforme politiche, economiche e sociali che si basano su tali principi come la deideologizazzione dell'economia e la sua priorità sulla politica, l’affidamento allo Stato del ruolo di riformatore capo, cioè, delle funzioni di promotore e coordinatore delle riforme, la garanzia della supremazia della legge, l'attuazione di una forte politica sociale, la coerenza delle riforme. Abbiamo volutamente abbandonato l'opzione rivoluzionaria dell’attuazione delle riforme attraverso la "terapia d’urto" a favore della fase evolutiva dello sviluppo, abbiamo salvato in questo modo il nostro popolo dal terribile sconvolgimento economico e sociale. La forte e duratura crescita, la stabilità e l'affidabilità del sistema finanziario e bancario, il successo delle riforme strutturali nell'economia ed il passo sicuro dell’Uzbekistan verso la modernizzazione del paese trova oggi il riconoscimento della comunità internazionale e delle istituzioni internazionali finanziari quali il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Internazionale, la Banca Asiatica dello sviluppo e altri. In effetti, il PIL dell’Uzbekistan nel corso degli ultimi 20 anni del nostro indipendente sviluppo è cresciuto di 3,5 volte, pro capite di 2,5 volte, la crescita dei redditi reali della popolazione di 3,8 volte. I risultati maggiormente conseguiti nella sfera sociale e umanitaria e’ l’aumento delle spese dello Stato per la protezione sociale del popolo di 5 volte, un significativo miglioramento della qualità di vita e, di conseguenza - la riduzione della mortalità materna di oltre il 2 ed infantile di 3 volte, l'aumento dell’aspettativa di vita media di uomini da 67 a 73 anni e le donne a 75 anni non lascia indifferente nessuno. Le organizzazioni internazionali, gli esperti e gli specialisti mostrano un grande interesse al fatto che negli anni 2008-2010, cioè durante il periodo in cui quasi la maggior parte dei paesi ha avuto un significativo calo della crescita economica e dei processi di stagnazione della produzione, il PIL in Uzbekistan nell’anno 2008 è cresciuto del 9 per cento, nell’anno 2009 - del 8,1%, nel corrente anno 2010 si prevede l’aumento del 8,5% e nel 2011 è previsto l’aumento del 8,3 per cento. Mentre la maggior parte dei paesi, sopratutto i paesi sviluppati sono particolarmente preoccupati del continuo aumento del debito estero, l'Uzbekistan non ne supera il 10 per cento, e il Bilancio dello Stato negli ultimi cinque anni ha avuto profitti. La lista di impressionanti successi di Uzbekistan potrebbe continuare. Tutto ciò conferma il fatto che in un storicamente breve periodo del suo indipendente sviluppo il nostro Paese da una Repubblica con economia unilaterale ipertrofica delle materie prime, con il monopolio distruttivo sulla produzione di cotone grezzo, con una primitiva infrastruttura produttiva e sociale, con il più basso consumo pro capite nella ex Unione Sovietica è salita ad un livello che le è stato riconosciuto ed ha completamente cambiato il suo aspetto e la sua posizione nella Comunità Globale. Ovviamente, quello che è stato raggiunto è solo una parte di un lungo e difficile percorso verso l'obiettivo, che ci poniamo, di costruire un aperto Stato democratico di diritto con una costante crescita economica, rispettato nella società mondiale, dove non solo a parole ma in realtà il valore più alto sarà l’individuo, i suoi interessi, i suoi diritti e la libertà. Quel che dobbiamo temere durante questo percorso è l’euforia ed il senso di compiacimento del raggiunto, il distacco dalla realtà, che può influire negativamente sulla efficacia e le prospettive dello sviluppo del paese. In questa epoca di globalizzazione e di crescita competitiva noi dobbiamo valutare realisticamente e con l’autocritica la nostra posizione di oggi nei cambiamenti radicali globali, tenere il passo con le esigenze dell’epoca. La vita non si ferma mai, e il vincitore è il Paese, il Popolo, che ha un programma profondamente ponderato e una strategia con priorità ed obiettivi chiari, e soprattutto un programma che prevenga varie crisi e calamità, alti e bassi dell’economia mondiale. A questo proposito vorrei sottolineare che la sintesi del nostro indipendente sviluppo è necessaria non solo per valutare obiettivamente e fare alcune modifiche al programma di riforma, ma soprattutto, in base alle esigenze di domani, dare un nuovo e potente impulso al nostro cammino sulla via della riforma e la modernizzazione del Paese. Di fondamentale importanza è la possibilità di poter basarsi sulle disposizioni e le regole della Legge principale, la Costituzione, adottata nel dicembre 1992, che ha definito i principi di base dello sviluppo democratico e la formazione della società civile nel Paese. Questo lavoro ha avuto la maggiore attività, la grandezza e la tendenza nel corso dell'ultimo decennio, dal 2001 al 2010. Quale risultato, oggi abbiamo tutte le ragioni per affermare che abbiamo raggiunto la cosa principale, il processo di riforma e di democratizzazione del paese ha aquisito un carattere irrevocabile, irreversibile e coerente, l’Uomo sta cambiando, cresce il suo impegno politico e civile, la sua coscienza, la comunione con tutto ciò che accade intorno a lui, e, infine, la sua fede nel futuro del Paese. In sostanza, questi cambiamenti nella cosienza delle Persone e di tutta la nostra Società diventano oggi quella potente forza motrice che garantisce l’avanzamento del Paese verso il progresso e la prosperità. La valutazione oggettiva del percorso effettuato e dell'esperienza, l'analisi dei traguardi raggiunti nel corso degli anni di indipendenza dimostrano in un modo convincente la correttezza del modello di sviluppo evolutivo e graduale del paese scelto da noi e la necessità di continuare a seguire questa strada. Basandosi su queste premesse, come priorità più importante per un ulteriore approfondimento delle riforme democratiche si ritiene necessario prendere le seguenti direzioni.
I. La democratizzazione del potere statale e di amministrazione Le riforme attuate durante il periodo passato in questo settore sono state finalizzate alla realizzazione progressiva del principio costituzionale della separazione dei poteri, la creazione tra loro di un sistema efficace di controllo e di equilibrio, il rafforzamento del ruolo di poteri e di funzioni di controllo delle autorità legislative e rappresentative a livello centrale e locale, l'attuazione di misure per la liberalizzazione, l'autonomia e l'indipendenza del sistema giudiziario. Molta attenzione è stata dedicata ai cambiamenti delle funzioni delle strutture amministrative del Potere esecutivo centrale e gli organi amministrativi, alla drastica riduzione dei loro poteri governativi, di regolamentazione e di distribuzione, del loro diretto intervento nell’attività delle entità economiche. In altre parole all’adeguamento dei loro poteri ai principi di mercato ed alla fine alla riduzione del ruolo del governo nella gestione economica. Molta attenzione è stata prestata alle questioni di decentramento dell’amministrazione, di passaggio di alcune funzioni da parte delle autorità statali agli organismi a livello provinciale, comunale e rionale, alla creazione in Uzbekistan di un sistema unico di Governo Locale quale la Makhalla. I risultati del referendum sulla formazione del parlamento bicamerale nazionale, avuto luogo il 27 giugno del 2002, l'adozione della Legge "Sui risultati del referendum e sui principi fondamentali dell’organizzazione del potere dello Stato" hanno segnato l’inizio di una profonda riforma della Legislatura. In questo caso i principali obiettivi sono di formare il sistema di opposizioni nell'esercitazione dei poteri da parte del Parlamento, di migliorare sostanzialmente la qualità del lavoro legislativo, di raggiungere un equilibrio di interessi nazionali e regionali, tenendo presente che il Senato, che rappresenta soprattutto consigli locali, rappresenterà le regioni, mentre la Camera legislativa bassa potrà esercitare la sua attività su base permanente professionale. Nel processo dello sviluppo del Parlamento nazionale, di particolare importanza è stata l'adozione nell’anno 2003 delle leggi costituzionali "Sulla camera legislativa di Oliy Majlis della Repubblica dell'Uzbekistan", "Sul Senato di Oliy Majlis della Repubblica dell'Uzbekistan" le quali definiscono con chiarezza lo stato, i poteri ed i meccanismi dell’attività delle camere e del nuovo Parlamento nel suo complesso. Uno degli atti politico-giuridici di enorme importanza di questo periodo fu un'eccezione della Costituzione della Repubblica dell’Uzbekistan nel 2007 delle normative che stabilivano che il Presidente dello stato era contemporaneamente il capo del potere esecutivo. L'articolo 89 della Costituzione precisa che "il Presidente della Repubblica dell’Uzbekistan è il capo dello Stato e garantisce il funzionamento e l’interazione coordinata degli organi del potere statale". Un passo importante verso la liberalizzazione è stata l'abolizione della carica del Presidente del Consiglio dei Ministri, che precedentemente ricopriva il Presidente della Repubblica dell'Uzbekistan. In conformità alle leggi emanate il Primo Ministro ora non solo organizza ma anche gestisce le attività del Gabinetto dei Ministri ed è personalmente responsabile dell’efficacia del lavoro svolto, presiede alle riunioni del Consiglio dei Ministri, firma i suoi documenti, prende le decisioni sull’amministrazione dello stato e dell’economato. Tuttavia, il crescente livello di cultura politica e di coscienza sociale della popolazione ed i processi dinamici della democratizzazione e della liberalizzazione della società, il rafforzamento del sistema multipartitico creano i presupposti necessari per garantire una più equilibrata distribuzione dei poteri tra tre soggetti del potere statale: il Presidente – il Capo di Stato, il potere legislativo ed esecutivo. È stata presentata la proposta di formulare l'articolo 98 della Costituzione Uzbeka nella seguente modifica: "Il potere esecutivo è esercitato dal Consiglio dei Ministri della Repubblica dell’Uzbekistan. Il Gabinetto dei Ministri della Repubblica dell’Uzbekistan è composto dal Primo Ministro della Repubblica dell’Uzbekistan, dai suoi deputati, i ministri, i presidenti dei comitati statali. Il capo del Governo della Repubblica del Karakalpakstan fa parte del Consiglio dei Ministri. Il Gabinetto dei Ministri garantisce al Governo un efficace funzionamento dell'economia, la sfera sociale e religiosa, l'esecuzione delle leggi della Repubblica dell’Uzbekistan, le decisioni del Oliy Majlis, i decreti, i regolamenti e le ordinanze del Presidente della Repubblica dell'Uzbekistan. Il Consiglio dei Ministri in conformità alla legislazione vigente emana regolamenti e ordinanze da eseguire obbligatoriamente per tutto il territorio della Repubblica dell’Uzbekistan da tutte le organizzazioni, imprese, enti, istituzioni, funzionari e cittadini. Il Primo Ministro della Repubblica dell’Uzbekistan organizza e sorveglia il lavoro del Consiglio dei Ministri, è personalmente responsabile per la sua efficacia, presiede le riunioni del Consiglio dei Ministri, firma le sue deliberazioni, a nome del Presidente della Repubblica dell’Uzbekistan rappresenta il Gabinetto dei Ministri della Repubblica dell'Uzbekistan nelle relazioni internazionali, svolge altre funzioni previste dalle leggi della Repubblica dell'Uzbekistan, dai decreti, i regolamenti e le ordinanze del Presidente della Repubblica dell'Uzbekistan. Il Gabinetto dei Ministri nella sua attività è responsabile nei confronti del Presidente della Repubblica dell’Uzbekistan e dell’Oliy Majlis della Repubblica. Il Gabinetto dei Ministri si leva i poteri davanti al neo-eletto Oliy Majlis. La procedura di preparazione dell’attività lavorativa e le competenze del Consiglio dei Ministri sono dettate dalla legge. La candidatura del Primo Ministro della Repubblica dell’Uzbekistan viene proposta dal partito politico che ha il maggior numero di seggi parlamentari nelle elezioni alla Camera Legislativa del Oliy Majlis della Repubblica dell’Uzbekistan, o da più partiti politici che hanno ottenuto un pari numero di seggi parlamentari. Il Presidente della Repubblica dell'Uzbekistan dopo aver esaminato la candidatura per la carica del Primo Ministro, entro dieci giorni propone la Sua candidatura per esame ed approvazione da parte delle Camere del Oliy Majlis. La candidatura del Primo Ministro è considerata approvata se riceve più della metà del totale dei voti, rispettivamente, dei deputati della Camera legislativa e dei membri del Senato del Oliy Majlis della Repubblica dell’Uzbekistan. I membri del Consiglio dei Ministri della Repubblica dell’Uzbekistan vengono approvati dal Presidente della Repubblica dell’Uzbekistan dopo la presentazione del Primo Ministro. In caso di un conflitto persistente tra il Primo Ministro della Repubblica dell’Uzbekistan e la Camera legislativa del Oliy Majlis sulla proposta, formalmente presentata al Presidente della Repubblica di Uzbekistan da parte dei deputati della Camera legislativa in quantità non inferiore ad un terzo del loro numero complessivo, la domanda di manifestazione di sfiducia nei confronti del Primo Ministro viene sottoposta alla valutazione della seduta congiunta delle Camere dell’Oliy Majlis dell'Uzbekistan. Il voto di sfiducia al Primo Ministro si considera approvato se riceve il voto favorevole di almeno di due terzi del totale, rispettivamente, dei deputati della Camera legislativa e dei membri del Senato dell’Oliy Majlis. In questo caso il Presidente della Repubblica dell’Uzbekistan prende la decisione di liberare il Primo Ministro dalla carica. Contemporaneamente tutto il Consiglio dei Ministri della Repubblica dell’Uzbekistan si dimette insieme al Primo Ministro. La nuova candidatura del Primo Ministro viene proposta per l’esame e l’approvazione da parte delle Camere dell’Oliy Majlis dal Presidente della Repubblica dell'Uzbekistan dopo le consultazioni con tutti i partiti politici rappresentati nella Camera legislativa dell’Oliy Majlis dell'Uzbekistan. In caso di doppio rifiuto da parte del Oliy Majlis della candidatura al posto del Primo Ministro il Presidente della Repubblica dell’Uzbekistan nomina il Facente Funzioni di Primo Ministro e scioglie l’Oliy Majlis della Repubblica dell'Uzbekistan". L'essenza e il contenuto delle modifiche all'articolo 98 della Costituzione della Repubblica dell’Uzbekistan sta nel fatto che viene introdotta una nuova procedura di nomina e di approvazione del Primo Ministro e la concessione all’Oliy Majlis del diritto di esprimere la sfiducia al Primo Ministro, il che corrisponde ai principi democratici. Viene inoltre eliminato il diritto del Presidente della Repubblica dell’Uzbekistan di prendere decisioni su questioni che sono di competenza del Consiglio dei Ministri. La successiva modifica in proposta riguarda l'articolo 96 della Costituzione della Repubblica dell'Uzbekistan. Al fine di evitare l’ambiguità e l'interpretazione non corretta di questo articolo in una situazione in cui il Presidente del Paese per vari motivi non ha potuto esercitare le sue funzioni, si propone di introdurre una nuova edizione : "In caso di non possibilita’ del attuale Presidente del paese di eseguire le sue funzioni, i suoi poteri vengono temporaneamente assegnati al Presidente del Senato dell’Oliy Majlis della Repubblica dell’Uzbekistan, tenendo entro tre mesi, a norma della legge "Sulle elezioni del Presidente della Repubblica dell'Uzbekistan", le elezioni presidenziali nel Paese". A norma delle modifiche all'articolo 98 della Costituzione della Repubblica dell’Uzbekistan si ritiene necessario apportare le eventuali modifiche all'articolo 78 e 93 della Costituzione della Repubblica dell'Uzbekistan. Il paragrafo 15 dell'articolo 78 integrare con le parole "... così come l’ascolto e la discussione di resoconti del Primo Ministro su attuali temi di sviluppo socio-economico del paese". Il paragrafo 15 dell'articolo 93, dopo le parole "nomina e esonera..." completare con "alla presentazione del Primo Ministro della Repubblica dell’Uzbekistan ..." seguito dal testo. Dal paragrafo 8 dell'articolo 93 eliminare le parole "forma l’apparato del potere esecutivo e lo dirige". Nel paragrafo 16 dell'articolo 93 introdurre le parole "...ha il diritto di presiedere alle riunioni del Gabinetto dei Ministri della Repubblica dell'Uzbekistan". Nel paragrafo 12 dopo "nomina e esonera dall’incarico il Procuratore Generale della Repubblica dell’Uzbekistan ..." eliminare la parola "i vice.." ed aggiungere "e il Presidente della Camera di Scrutinio" seguito dal testo originale "soggetto all’approvazione da parte del Senato di Oliy Majlis della Repubblica dell'Uzbekistan". Cari partecipanti al meeting ! Abbiamo tutti bisogno di renderci conto con chiarezza che l’instaurazione dell’ordine costituzionale, quando all'esame e per l'approvazione del parlamento viene introdotta la candidatura del Primo Ministro nominata dal partito politico che ha vinto le elezioni, l'introduzione dell'istituto del voto di sfiducia nei confronti del Governo e altre misure derivanti, che devono essere attuate nel corso di modernizzazione del sistema politico sono in sostanza una nuova fase di riforma e di democratizzazione. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che il successo di questa riforma dipende in gran parte dalla dinamica con cui ci stiamo avanzando sulla via della democratizzazione e la liberalizzazione, dalla crescita dell'attività politica e sociale dei nostri Cittadini, dalla loro cultura politica e giuridica e naturalmente, in primo luogo dal livello di maturità dei partiti politici e la loro volontà di accettare una grande responsabilità per il destino e il futuro di Uzbekistan.
II. Riforma del sistema giuridico-legale Una delle priorità chiave di un rinnovamento democratico del Paese è una coerente democratizzazione, la liberalizzazione del sistema giuridico-legale, volta a garantire lo stato di diritto, la tutela dei diritti e degli interessi dell’individuo, della formazione dello stato di diritto e della coscienza giuridica delle persone. Ecco perché a partire dai primi anni dell’indipendenza a questa riforma è stata data una particolare attenzione. E’ stato realizzato il complesso di misure organizzative e giuridiche volte al progressivo rafforzamento del potere giudiziario, a garantirne l'indipendenza, le autonomie dei tribunale, trasformandoli da un organismo di repressione e di apparato punitivo in un Istituto Statale veramente indipendente, progettato per proteggere in modo affidabile e difendere i diritti e la libertà dell'uomo e del cittadino. In conformita’ alla legge “Sui Tribunali” approvata nella nuova stesura, le modifiche e le integrazioni introdotte in questo periodo nella legislazione di procedura penale e di procedura civile, al fine di una coerente attuazione del principio costituzionale della separazione dei poteri, il sistema giudiziario è stato portato fuori controllo e influenza del potere esecutivo. Dal potere del Ministero della giustizia sono escluse le funzioni di nomina dei candidati per la magistratura, di esonero anticipato della magistratura dall‘incarico, di promozione di azioni legali contro di essa. Le questioni di supporto organizzativo delle attivita’ dei Tribunali, in particolare del personale giudiziario, vengono trattate da un organismo speciale il Comitato Superiore di valutazione per la selezione e la nomina di giudici presso il Presidente della Repubblica dell'Uzbekistan. E’ stato fondato un organismo specificamente autorizzato presso il Ministero della Giustizia della Repubblica dell’Uzbekistan, il Dipartimento per l'esecuzione delle sentenze giudiziarie, per il sostegno logistico e finanziario dei Tribunali, il che in gran parte ha liberato gli stessi Tribunali da funzioni non proprie, consentendogli di concentrarsi sull’attuazione del loro primario compito - l'Amministrazione della Giustizia. E’ stata eseguita la specializzazione dei Tribunali di comune giurisdizione, sono stati istituiti i Tribunali per le cause civili e penali migliorando cosi la loro efficacia nell’esaminare in modo competente le cause penali e civili, a garanzia della tutela dei diritti e della liberta’ dell’individuo. Migliora notevolmente la garanzia di tutela giudiziaria dei cittadini, vengono fornite le misure volte a garantire la sua accessibilità. Durante questo periodo è stata riformata la Istanza di Cassazione, introdotta la Procedura d’Appello per la revisione dei casi. Con l’introduzione di queste modifiche la istanza superiore d'appello può esaminare il caso senza inviarlo ad un nuovo processo. I cittadini hanno avuto l'opportunità in caso di disaccordo con l’entrata in vigore della decisione giudiziaria del Tribunale di Prima Istanza difendere direttamente i loro diritti ed i legittimi interessi in Corte d'Appello con il loro avvocato. Così i procedimenti e le esami di reclami dei cittadini contro le decisioni dei Giudici di Primo Grado sono stati completamente aboliti. Come dimostra l'analisi della pratica, questi cambiamenti sono la garanzia di una tempestiva correzione di errori commessi dai Tribunali di Primo Grado per evitare lungaggini burocratiche delle procedure. Se nell’anno 2000 circa la metà degli errori giudiziari veniva corretta in ordine di vigilanza, secondo i risultati del 2009 in più del 85 per cento dei casi essi erano corretti in ordine d’appello e di cassazione. Viene attuata una serie di misure per assicurare la parità del procuratore ed dell’avvocato, la loro collaborazione in tutte le fasi della Giustizia penale e civile, migliorando la qualità e la tempestività della giustizia. Un valore importante in questo caso ha avuto l'adozione nel 2008 della legge "Sull’introduzione delle modifiche e le aggiunte ad alcuni atti legislativi della Repubblica dell’Uzbekistan in relazione al miglioramento della istituzione dell’Avvocatura." Nella vigente legislazione è stata introdotta una serie di modifiche e integrazioni volte a rafforzare ulteriormente l'autonomia e l'indipendenza dell’Avvocatura come componenti essenziali del processo di liberalizzazione del sistema giudiziario legale, la tutela dei diritti umani. A norma di legge l’Avvocato Difensore ha il diritto di fornire assistenza legale qualificata in ogni fase del procedimento penale, a prescindere degli organi dello Stato e funzionari responsabili del procedimento penale. Dalla legislazione del procedimento penale sono state escluse le norme che obbligano il difensore di ricevere la conferma in forma scritta dalle forze pubbliche per l'ammissione al caso, così come il permesso di incontro con l’imputato. Per questo è sufficiente la tessera di Avvocato ed un mandato emesso dall’organizzazione cui lui appartiene. La legge stabilisce la responsabilità per l'ostruzione della attivita’ professionale dell’Avvocato, i tentativi di influenzarlo in qualsiasi forma al fine di alterarne la posizione assunta da questi ultimi nei confronti dell'imputato. Un importante orientamento nello sviluppo della politica criminale sono stati la liberalizzazione, la umanizzazione e la depenalizzazione della legislazione penale. Si può dire con sicurezza che le misure adottate in questo settore, in particolare l'adozione della legge nel 2001 "Sulle modifiche ed integrazione nel codice penale, il codice di procedura penale e il Codice della Repubblica di Uzbekistan in materia di responsabilità amministrativa in relazione alla liberalizzazione delle sanzioni penali" hanno avuto un’enorme rilevanza sociale e socio-politica. In conformità e’ stata modificata la classificazione dei reati. Circa il 75 per cento dei crimini che entravano nella categoria di crimini gravi sono passati alla categoria dei crimini che non rappresentono un grande pericolo per la società e dei crimini meno gravi. E’ stata notevolmente ampliata la possibilità di usare le sanzioni come la pena pecuniaria per i crimini commessi nella sfera economica, piuttosto che l'arresto e l'incarcerazione. E’ stata esclusa dal sistema di sanzioni la confisca dei beni. Nei 11 articoli del codice penale sono introdotte le disposizioni in base alle quali in caso di eventuale risarcimento dei danni non viene applicata la pena detentiva. In questo caso abbiamo proceduto dal fatto che non e’ necessario tenere le persone in stato di detenzione su casi giudiziari in materia di attività economica - è molto costoso per lo Stato e non risolve il problema della rieducazione dei detenuti. Allo stesso tempo, a causa di queste e altre misure volte a liberalizzare la sanzione penale oggi l'Uzbekistan è uno dei paesi con numero di detenuti più basso al mondo per ogni 100 mila abitanti - 166 persone. Per il confronto: in Russia la percentuale è del 611, negli Stati Uniti - 738 persone. Negli ultimi 10 anni nel nostro paese e’ diminuito di piu’ di 2 volte il numero dei detenuti neli carceri. Il fatto di eccezionale importanza per l’Uzbekistan è stata l'abolizione dal gennaio 2008 della pena di morte e l’introduzione invece della pena dell’ ergastolo e di reclusione di lungo periodo. L’abolizione della pena di morte in Uzbekistan ha avuto una grande risonanza nella Comunità Internazionale. Esperti stranieri sottolineano che con l'attuazione di questa e di altre misure in Uzbekistan e’ stato creato uno dei sistemi più liberali della sanzione penale in tutto il mondo. In seguito vengono pubblicati i risultati dell’analisi comparativa. In Germania e Polonia, l'ergastolo può essere imposto per cinque tipi di reati in Belgio e Russia - per 6, in Danimarca - per 9, Svezia - 13, Francia - per 18, i Paesi Bassi - oltre 19 tipi di reati ecc. In Uzbekistan l'ergastolo è una misura eccezionale di pena e viene applicata solo per due reati - per omicidio premeditato in circostanze aggravanti e per terrorismo. Questa forma di pena nel nostro paese non può essere applicata alle donne, le persone che hanno commesso crimini all’eta’ di sotto dei 18 anni, agli uomini che hanno più di sessant'anni. Nel corso degli anni e’ stata adottata una serie di misure per rafforzare il controllo giurisdizionale nella fase dell'indagine preliminare, liberalizzare il procedimento giudiziario in questo campo. Un passo fondamentale rappresenta l'introduzione dell’istituto “habeas corpus”, cioè il passaggio dall’anno 2008 del diritto di emanare sanzioni per l'arresto dal procuratore ai tribunali come misura preventiva. Il tempo ha dimostrato la tempestività e la correttezza di questa decisione - l'introduzione di tale istituto è stato un fattore importante nel proteggere i diritti costituzionali e le libertà dell'uomo, la sua inviolabilita’. Dal momento di introduzione dell'istituto nel gennaio 2008 le corti oltre 700 volte hanno negato alle autorità investigative l'applicazione di questa misura preventiva. In conformità alle modifiche apportate alla legislazone di procedimento penale, sono stati ridotti tempi di indagine e della detenzione di persone. A partire dall’anno 2001 nell’applicazione legislativa e giudiziaria è stato introdotto ed agisce in un modo efficace l'istituto della riconciliazione, secondo il quale non può essere perseguita la persona che non ha commesso i reati rappresentanti un grave pericolo per la società ed ha risarcito integralmente i danni materiali e morali alle vittime. L'efficacia di questa istituzione, la sua coerenza con le tradizioni secolari del Popolo Uzbeko come la misericordia e la capacità di perdonare sono stati a base della sua costante espansione. Oggi, la possibilità di applicare questo istituto è prevista nei 53 casi del fattispecie di reato. Come risultato dell’applicazione dell’Istituto di Riconciliazione nel periodo di riferimento sono stati liberati dalla responsabilità penale circa 100.000 cittadini. Negli ultimi anni è stato svolto un notevole lavoro per garantire la legittimità delle Forze dell'Ordine soprattutto per svolgere la riforma dell’attività della Procura, trasformandola da arma repressiva nelle mani delle élite dei partiti in passato ad un organo che garantisce una costante applicazione delle leggi, la promozione delle riforme democratiche nel paese, l’affidabile tutela dei diritti umani e della libertà. A norma di legge "Sulla Procura della Repubblica” nella nuova edizione, adottata nel 2001, tra gli oggetti sotto il controllo della legalità esercitato dal procuratore della Repubblica sono esclusi i cittadini ed allo stesso tempo è aumentata la responsabilità del Procuratore della Repubblica per la tutela dei diritti, la libertà e gli interessi legittimi dell’individuo. E’ stato escluso dai poteri della Procura il diritto di sospendere l'esecuzione delle sentenze ed i Procuratori delle città e delle provincie non hanno diritto alla proroga del termine delle indagini e della detenzione degli imputati. I compiti principali che dobbiamo affrontare nell’ambito della modernizzazione dell'intero sistema di relazioni politiche, economiche, pubblico-giuridiche, la formazione di una società civile, la tutela dei diritti umani e la libertà mettono all'ordine del giorno la questione di un ulteriore democratizzazione del Sistema Giudiziario. Al fine di risolvere efficacemente i problemi in questo settore, si propone di attuare la seguente serie di misure organizzative e giuridiche. Primo. Si propone di adottare la legge "Sugli atti normativi e giuridici” nella nuova stesura. La legge attuale è stata adottata dieci anni fa. Tuttavia l'espansione e la complicazione del processo legislativo, il notevole aumento della domanda della qualità, la validità degli atti legislativi e normativi richiedono l’istituzione di nuovi e più efficaci meccanismi per garantire la legittimità in questo settore, la conformità degli atti normativi e giuridici alle leggi, alle esigenze delle riforme socio-economiche e socio-politiche. Secondo. Si propone di apportare le modifiche e le aggiunte ai paragrafi 29 e 31 del codice di procedimento penale dell'Uzbekistan, rispettando l'ordine in cui le misure di costrizione procedurale applicate in fase pre-processuale, quali l’allontanamento dalla carica e collocazione della persona in una struttura sanitaria, possono essere fatte solo con la sanzione di un giudice. L’assegnazione di tali competenze dal Procuratore agli organi della Corte consentirà di rafforzare la supervisione giudiziaria nella produzione di indagini preliminari, di ampliare il coinvolgimento dell’istituto di habeas corpus nel processo penale per assicurare l'attuazione dei principi universalmente riconosciuti e le norme del diritto internazionale per tutelare i diritti e la libertà dei cittadini. Terzo. Si propone di introdurre le modifiche nell'articolo 439 del Codice di procedimento penale della Repubblica dell’Uzbekistan, prevedendone la norma, secondo cui il dovere di annunciare il rinvio a giudizio nel procedimento nella prima istanza spetta esclusivamente al procuratore. Nella legge vigente il dovere del Procuratore di Stato per la divulgazione del rinvio a giudizio in Tribunale non e’ chiaramente definito. A questo proposito l'atto di accusa spesso viene letto dai Giudici, il che non corrisponde alle funzioni ed alle finalità del Tribunale. L’introduzione nella legge penale di tale norma aiuterà a garantire l’indipendenza, l’obiettività e l'imparzialità del Tribunale, il rafforzamento del principio della competizione nel procedimento penale. Quarto. Appare ragionevole escludere dal paragrafo 321 del Codice Penale della Repubblica dell’Uzbekistan i pieni poteri concessi al Tribunale, a norma dei quali vi è il diritto di avviare procedimenti penali. Come è noto, l’avvio del procedimento penale è un compito prima di tutto degli organi di inchiesta, di indagine preliminare e di altri organi degli Interni. In questo caso la Corte è tenuta a valutare obiettivamente la legittimità e la fondatezza dell’accusa della persona. Al tempo stesso il luogo a procedere da parte della Corte, cioè l’attuazione del procedimento legale in sostanza è l'inizio dell’azione penale con tutte le conseguenze che ne derivano, la Corte passa alla categoria dei partecipanti a tale azione penale, che non corrisponde al nobile scopo di garantire la giustizia. Quinto. Si propone di adottare la legge "Sull’attività operativo-investigativa”, la quale definisce i principi, i motivi e le modalità di svolgimento delle’attività di investigazione operativa, il sistema degli organi che la svolgono. La legge, cui l’adozione sarebbe coerente con tale pratica negli Stati democratici di oggi, è progettata per assicurare le garanzie giuridiche nel rispetto della legge, garantire i diritti e la libertà dei cittadini durante lo svolgimento di provvedimenti del carattere operativo investigativo. Allo stesso tempo, essa contribuirà a migliorare l'efficacia delle misure preventive, la tempestiva prevenzione della criminalità nella fase iniziale, nonché della qualità dell’inchiesta e della indagine preliminare, potrà garantire l’ulteriore liberalizzazione dell’attività degli organi giuridici in questo settore e, soprattutto, del Ministero degli Interni. Sesto. E’ necessario da tutti i punti di vista, tenendo conto dello sviluppo dei processi dinamici di democratizzazione, studiare a fondo ed adottare il Codice della Repubblica dell’Uzbekistan in materia di responsabilità amministrativa nella nuova edizione. Nel Codice attuale, adottato nell’anno 1994, nell'ultimo periodo sono state introdotte modifiche ed aggiunte per oltre 60 volte, e la sua nuova edizione deve riflettere integralmente i cambiamenti fondamentali che si sono verificati nella politica penale, nel diritto amministrativo dopo la liberalizzazione del sistema giuridico-legale. Esso, in particolare, dovrebbe riflettere la tendenza verso la depenalizzazione della legge penale, il trasferimento di alcuni reati dalla giurisdizione penale a quella amministrativa. Esso deve garantire l'unificazione della legislazione sulla responsabilità amministrativa, presentata oggi in decine di regolamenti. E’ necessario prendere in considerazione anche la possibilità di migliorare, di assicurare la democratizzazione dei meccanismi procedurali nell’esame delle cause di violazione amministrativa, di garantire la legittimità e la tutela dei diritti dei cittadini in questo ambito. Settimo. Appare indispensabile elaborare e adottare gli atti legislativi che prevedono sull'esempio dei paesi democratici sviluppati l’introduzione dei meccanismi giuridici che definiscono il ruolo particolare degli organi di giustizia nell’attuare il controllo del rispetto delle esigenze della legge, la garanzia della supremazia della legge nelle attività delle autorità statali, le forze dell'ordine, compresa la procura. Conferire i poteri agli organi di giustizia, che aumentano il loro ruolo nella politica unitaria dello Stato nell’ambito della giustizia e della pratica legislativa permetterà di creare un meccanismo efficace di opposizioni nel sistema delle forze dell'ordine del paese, garantendo la legalità e la supremazia della legge nella loro attività. Ottavo. Il movimento progressivo della società verso la democrazia e il successo delle riforme democratiche dipende in larga scala dal livello di coscienza e di cultura giuridica del popolo. L’alta cultura giuridica rappresenta la base della società democratica e l’indice della maturità del sistema giuridico. A questo proposito, tenendo conto della realtà politica e giuridica odierna è importante garantire la formazione del programma integrale di provvedimenti, volto a migliorare radicalmente l'istruzione giuridica nel paese, la propagazione della cultura giuridica nella società. L’attuazione di questo programma deve garantire la formazione nella popolazione dell’atteggiamento rispettoso dei diritti e della libertà dell’individuo, il rispetto della legge.
III. Riforma della sfera dell’informazione e garanzie per la libertà di espressione e informazione Con la mancanza della libertà di informazione e senza accesso ai mezzi di comunicazione tra la gente, dove le persone possono liberamente esprimere le proprie idee e punti di vista, le proprie posizioni e atteggiamenti nei confronti degli eventi, non si può parlare di approfondimento della democrazia, di attivismo politico della popolazione, di reale partecipazione nella vita politica e sociale del paese. Garantire libertà e diritti ai cittadini nello spazio dell’informazione, includendo aspetti quali la libertà e la realizzazione dei diritti per l’ottenimento e la diffusione delle informazioni e delle idee proprie, è una delle pietre miliari nella costruzione di una società democratica in Uzbekistan. Durante questi anni l’Uzbekistan ha realizzato un network satellitare per diffondere i programmi televisivi e radiofonici. Oggi il sistema nazionale delle telecomunicazioni ha accesso diretto a canali internazioni su 28 direzioni con un accesso a 180 paesi in tutto il mondo. C’è anche la diffusione on-line attraverso internet.
IV. Garantire la libertà di scelta e lo sviluppo della legislazione elettorale in Uzbekistan I principi di libertà di scelta e di espressione della volontà e, innanzitutto, il diritto costituzionale di ogni cittadino al voto e all’essere eletto nei corpi rappresentativi del potere statale sono le fondamenta del nostro modello di stato nazionale. Le elezioni rappresentano un aspetto cruciale di quanto democratiche siano le norme di legge del paese, un attributo inalienabile di democrazia e di stato di diritto e la principale forma di espressione della volontà popolare e del coinvolgimento dei cittadini nel governo dello Stato e della società. A questo riguardo, è opportuno realizzare le seguenti iniziative legislative. V. Istituire e sviluppare le istituzioni della società civile Gli ultimi anni sono stati gli anni della formazione dinamica e dello sviluppo di varie istituzioni della società civile, di organizzazioni non governative che hanno goduto di un ampio seguito nel paese.
VI. Ulteriore approfondimento delle riforme democratiche di mercato e per la liberalizzazione dell’economia Nella fase iniziale dello sviluppo indipendente del paese (nel periodo dal 1991 al 2000) la nostra attenzione nella realizzazione delle riforme su larga scala fu principalmente rivolta alla distruzione del sistema di amministrazione e direzione centralizzato e alla creazione delle condizioni necessarie per la formazione delle fondamenta e, prima di tutto, della base legislativa dell’economia di mercato. Rimane attuale la questione sull’adozione delle leggi che possano garantire l’ulteriore ampliamento delle dimensioni del ruolo e della quota delle piccole e medie imprese nell’economia del paese e, in primo luogo, dell’attività imprenditoriale privata. Mi rivolgo a voi con un appello di fare tutto il necessario per garantire che l’orientamento verso la riforma e il rinnovamento diventi l'obiettivo comune per mobilitare tutta la nostra società, tutti coloro che vivono oggi sulla nostra terra benedetta. |